Ultima modifica: 6 marzo 2020
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Concorso straordinario abilitante: il MIUR ha presentato la bozza di bando

Le organizzazioni sindacali sono state convocate il 5 marzo 2020, per dare avvio al confronto sul concorso straordinario abilitante.

La procedura è finalizzata a consentire l’accesso all’abilitazione ai docenti che abbiano maturato almeno tre anni di servizio presso istituzioni scolastiche e percorsi ricompresi nel sistema nazionale si istruzione e formazione, di cui almeno uno nella classe di concorso per cui vogliono partecipare.

La procedura sarà indetta a livello nazionale e organizzata su base regionale, non verrà bandita per classi di concorso ad esaurimento e classi di concorso i cui insegnamenti non sono più previsti negli ordinamenti vigenti.

Ogni candidato potrà partecipare in una sola regione e per una sola classe di concorso.

Requisiti per partecipare:

  • essere in possesso del titolo di studio prescritto dalla normativa vigente per accedere ad una classe di concorso (compresi i posti di ITP)
  • avere maturato tra il 2008/2009 e il 2019/20 almeno 3 annualità di servizio valutabili come tali ai sensi dell’art. 11 comma 14 della Legge n. 124/1999
  • avere svolto almeno 1 anno, dei tre richiesti, nella classe di concorso per la quale si intende partecipare

Le tre annualità possono essere prestate anche sommando servizi prestati anche cumulativamente presso scuole statali e paritarie e percorsi di IFP (purché il servizio sia stato svolto per insegnamenti riconducibili alle classi di concorso previste dalla normativa vigente).

I docenti che hanno maturato le tre annualità di servizio presso la scuola statale potranno quindi partecipare sia al concorso straordinario per i 24 mila posti, che alla procedura abilitante.

Inoltre potranno partecipare anche i docenti che hanno una o due annualità di servizio in un ordine di scuola diverso, come primaria e infanzia, e uno nella secondaria.

Svolgimento della procedura

Ci sarà una prova scritta computer-based, costituita da 60 quesiti, di cui 40 sulle discipline e 20 metodologico-didattici.

I candidati che raggiungeranno un punteggio pari almeno a 42/60 supereranno la prova ed entreranno in un elenco che dà diritto proseguire il percorso per l’abilitazione.

I passaggi successivi saranno regolamentati da un apposito decreto.

Sulla base della norma di legge già approvata sappiamo già che è richiesta l’acquisizione dei 24 CFU/CFA e la condizione di essere titolari di un contratto al tempo indeterminato, oppure di una supplenza almeno sino al termine delle attività didattiche (30 giugno). Questo requisito dovrebbe essere soddisfatto a partire dall’a.s.2020/21 in poi, e sarà la condizione per poter completare la procedura abilitante.

Una volta soddisfatte tutte le condizioni i candidati infatti sosterranno una prova orale che conferma l’acquisizione dell’abilitazione.

Le nostre richieste

Abbiamo ribadito molte delle osservazioni presentate già in occasione del concorso straordinario:

  • ammettere i docenti con tre annualità di servizio su sostegno
  • pubblicare la banca dati dei quesiti
  • chiarire bene i requisiti di accesso, in modo da evitare fraintendimenti

ridurre il numero dei quesiti e rimodulare il rapporto tra domande disciplinari e di didattica e metodologia a favore di queste ultime

  • abbassare la soglia di ammissione a 6/10
  • confermare che i lavoratori precari che quest’anno non hanno il contratto al 30/6 potranno soddisfare il requisito a partire dal 2019/20 in poi, completando la procedura quando saranno destinatari di questo tipo di supplenza

Le posizioni del MIUR

L’amministrazione ci ha confermato che l’interpretazione della norma per l’accesso ai docenti con tre anni di servizio su sostegno non è cambiata. Tuttavia vi è la disponibilità a aprire un confronto sul VI ciclo del TFA di sostegno per favorire la partecipazione dei docenti con le tre annualità di servizio su questa tipologia di posto. Questo incontro sarà convocato entro la fine di marzo.

Vi è inoltre una disponibilità a convocare un tavolo sui percorsi abilitanti a regime, tema su cui non è stata definita una data, sebbene sia previsto l’avvio del confronto.

È stato assicurato che i docenti con le tre annualità di servizio maturate nella scuola statale secondaria potranno partecipare alla procedura abilitante in aggiunta al concorso per i 24 mila posti, e che quindi vi è questa duplice possibilità di partecipare anche in regioni diverse.

Su tematiche come il numero dei quesiti o i programmi d’esame, che sono state oggetto anche di rilievi posti dai sindacati in occasione del bando del concorso straordinario, il MIUR ha ribadito che aspetta anche il parere del CSPI per valutare eventuali interventi migliorativi.

Come FLC non possiamo dirci soddisfatti, sebbene rileviamo dei passi in avanti.

La partecipazione alla procedura abilitante è senza dubbio una possibilità in più per i precari. Così come è un segnale importante l’apertura a rivedere le norme che regolamentano il TFA, una necessità che sollecitiamo da mesi con richieste di incontro avviate sin da novembre.

Rimane per noi di massima urgenza l’avvio del confronto sui percorsi abilitanti a regime, che costituiscono una risposta per quanti non riusciranno a superare il concorso straordinario e devono rappresentare inoltre un’occasione per coniugare l’accesso all’abilitazione con una formazione di qualità.

Esprimiamo un giudizio fortemente critico sull’esclusione dei docenti con i tre anni di servizio su sostegno, tema su cui continueremo a dare battaglia.

Su tutti i problemi non risolti torneremo comunque a sollecitare l’amministrazione, anche mediante il lavoro della nostra componente eletta in CSPI.