Facciamo chiarezza sulle richieste sindacali relative al sostegno
Gentile Direttore,
le scriviamo questa lettera per chiarire un punto molto discusso in questi giorni delle proposte sindacali avanzate nel confronto con il Ministero dell’Istruzione sui concorsi della scuola.
Un vostro articolo del 3 febbraio 2020 riporta la notizia secondo cui avremmo chiesto di far partecipare al concorso straordinario per i posti di sostegno i docenti con tre anni di servizio su sostegno privi della specializzazione. In realtà questa non è mai stata una nostra richiesta: come FLC CGIL, insieme agli altri sindacati presenti al tavolo, abbiamo chiesto unitariamente che i docenti con tre anni di servizio su sostegno, privi della specializzazione, possano partecipare al concorso per le classi di concorso (quindi per i posti comuni) da cui hanno ricevuto la nomina come supplenti e per cui hanno il titolo di accesso. La nostra richiesta si è basata su alcune considerazioni: un docente, ancorché in servizio su posto di sostegno, ha ricoperto comunque un ruolo di docenza rispetto a tutta la classe e ha maturato un’esperienza significativa sul piano della didattica; nelle graduatorie d’istituto il servizio su sostegno svolto senza la specializzazione viene valutato nella classe di concorso; in occasione del concorso straordinario per la scuola primaria e dell’infanzia quel servizio è stato riconosciuto come valido ai fini della partecipazione alla procedura.
Vi chiediamo di pubblicare questa nostra lettera per dare un chiarimento a tutti coloro che sono stati indotti ad attribuire al sindacato una posizione che invece non è mai stata espressa. Come FLC CGIL riteniamo la specializzazione requisito imprescindibile per entrare in ruolo sulle cattedre di sostegno, tanto che abbiamo chiesto al Ministero dell’Istruzione di aumentare i posti del V ciclo del TFA per consentire a un maggior numero di docenti di potersi formare nell’ambito della didattica inclusiva e conseguire la specializzazione.