27 gennaio 2020: l’importanza di condividere il peso della Memoria
Ogni anno nel mondo il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, in ricordo di quel giorno del 1945, quando le truppe dell’armata rossa, impegnate nell’offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
La storia ci ha insegnato che questa giornata non è, e non deve essere, solo una ricorrenza istituita per ricordare e non dimenticare i 15 milioni di persone rimaste vittime dell’Olocausto. Ma che, piuttosto, deve essere monito e motivazione, insegnamento e ispirazione per non reiterare atti di bassa umanità. Perché se è vero che il passato è passato è altrettanto vero, purtroppo, che, passano gli anni ma il presente continua a non migliorare. È un presente che, non sempre con atti eclatanti come l’Olocausto, ci obbliga a fare i conti con quello che siamo. Il presente è una ragazza di diciannove anni che viene insultata, beffeggiata e riempita di sputi perché è cinese. È un bambino bullizzato di dieci anni che si toglie la vita. Forse perché gay, forse perché obeso, forse solo perché introverso. È una barca improvvisata di rifugiati che scappano dalla guerra e muoiono in mare. O subiscono il nostro odio, se sopravvivono. È il pregiudizio costante. Gli occhi puntati su chi è diverso da noi.
Il dovere e la responsabilità della memoria hanno un peso ancestrale che noi tutti dobbiamo portare e che va compreso e condiviso per spezzare questa catena d’odio.
Un apprezzabile esempio di cosa significhi condividere il peso della memoria è presente nei lavori di Edizioni Conoscenza che insiste particolarmente sull’importanza del valore della testimonianza proponendoci, tra le altre numerose pubblicazioni sul tema, un monografico di Articolo 33 dedicato a Primo Levi. Un vaso di pandora che apre mondi e dimensioni su colui che è stato il narratore nonché testimone per eccellenza dell’Olocausto.
A Primo Levi è dedicato anche il convegno nazionale di Proteo Fare Sapere che nel 2019 ha coinvolto scuole di ogni ordine e grado in un percorso laboratoriale pensato per il centenario della nascita di Levi. Il 27 gennaio, presso l’aula magna dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Roma, si terrà l’appuntamento finale di questo percorso, in cui i protagonisti saranno i ragazzi e i risultati dei progetti che hanno portato avanti nei mesi e che racconteranno il loro percorso di memoria e ricerca.