Giornata mondiale degli insegnanti 2019: messaggio di Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL
“La FLC CGIL ha sempre lavorato per i giovani docenti, per i precari, per il rispetto delle loro competenze e per il riconoscimento delle loro professionalità, consapevole che questa rappresenta una delle chiavi fondamentali per la valorizzazione e la difesa di un sistema di istruzione e ricerca davvero virtuoso” ha dichiarato Francesco Sinopoli, Segretario generale della FLC CGIL. “Qualche giorno fa, abbiamo concluso un accordo con il Governo italiano proprio sui nuovi concorsi di ingresso e sulle stabilizzazioni. Nei prossimi anni ci batteremo ancora di più per realizzare pienamente e attuare in ogni scuola, in ogni università e in ogni Ente di ricerca i principi affermati nei documenti delle istituzioni internazionali, perché solo così, in un’ottica che sappia superare i confini del nostro paese, potremo costruire per i giovani un futuro migliore e sostenibile, difendendo il mondo da noi stessi”.
La Giornata mondiale degli insegnanti è stata istituita nel 1994 per celebrare il lavoro dei docenti in tutto il mondo e in generale si celebra l’anniversario dell’adozione della Raccomandazione ILO / UNESCO del 1966 relativa allo status degli insegnanti – uno strumento che stabilisce parametri di riferimento relativi ai diritti e alle responsabilità degli insegnanti e agli standard per la loro preparazione iniziale e l’istruzione, il reclutamento, l’occupazione e l’insegnamento e le condizioni per l’apprendimento.
Tra i 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile adottati da tutti gli Stati delle Nazioni Unite nel 2105, l’obiettivo 4 sull’istruzione di qualità e l’obiettivo dedicato (SDG 4.c) riconosce gli insegnanti come ruolo chiave per il raggiungimento dell’agenda 2030 per l’istruzione: la Giornata mondiale degli insegnanti è diventata oggi l’occasione per valutare i progressi e per riflettere sui modi per affrontare le sfide contemporanee.
La Giornata mondiale degli insegnanti di quest’anno si concentra infatti su “Giovani insegnanti: il futuro della professione”. In una dichiarazione congiunta per l’occasione, Education International (EI), UNESCO, ILO e altri partner esprimono preoccupazione per lo status della professione di insegnante e il suo impatto sul reclutamento di giovani insegnanti qualificati. Il documento è un vero e proprio appello ai governi “a rendere l’insegnamento una professione di prima scelta per i giovani”.
I tassi di burn out degli insegnanti stanno aumentando rapidamente in tutto il mondo, a causa della precarietà lavorativa, dei salari sempre più bassi, degli attacchi alla loro funzione sociale. Inoltre, mancano le risorse per garantire il diritto allo studio agli alunni che vivono situazioni di povertà educativa, soprattutto nei contesti sociali deprivati, quelli con disabilità, i rifugiati e altri gruppi emarginati.
Come ci ricorda International Education, invece, bisogna garantire salari e condizioni di lavoro dignitosi per tutti i lavoratori della conoscenza, fornire programmi di formazione iniziale e in servizio in modo che gli insegnanti, giovani e meno giovani, siano ben radicati nella professione e soprattutto, sia loro garantita la libertà accademica e l’autonomia professionale di cui hanno bisogno per assumersi la piena responsabilità del loro ruolo nella società.
La FLC CGIL si batte per il riconoscimento della dignità della docenza e di tutte le professionalità dei comparti della conoscenza, a partire dal prossimo rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, che, con l’indispensabile aumento del salario, non potrà che ribadire i valori costituzionali di autonomia e libertà di insegnamento.
Nella giornata internazionale degli insegnanti, i nostri migliori auguri ai professionisti che, ogni giorno, con la fatica dei più svariati contesti, esercitano un mestiere nobile e di grande responsabilità!