Concorso DSGA: la FLC CGIL insiste, la prova preselettiva per i facenti funzione va eliminata
Nell’incontro fra parlamentari di maggioranza e MIUR avvenuto pochi giorni fa e che ha avuto al centro della discussione l’emergenza dell’organico dei docenti e la ridefinizione della fase transitoria, pur nell’insufficienza delle proposte emerse, è stata presa giustamente in considerazione l’ipotesi di percorsi differenziati, senza prova preselettiva, per i docenti con 3 annualità.
Tale procedura può e deve essere applicata anche agli assistenti amministrativi facenti funzione che parteciperanno alle prove concorsuali per ricoprire i posti da DSGA.
Si tratta infatti di personale che ha acquisito le necessarie competenze nel corso degli anni, già abituato a gestire la quotidianità delle segreterie scolastiche, con competenze maturate sul posto di lavoro: per questo riteniamo legittima una procedura straordinaria che deroghi quella ordinaria valorizzando le professionalità già presenti nel mondo della scuola
Gli ATA (ausiliari, tecnici ed amministrativi), dei quali il Governo ed il ministero continuano a ignorare le esigenze anche di pianta organica (dalla Riforma Gelmini in poi le disposizioni di legge hanno portato un taglio di 50.000 posti), in quanto persone che contribuiscono insieme a docenti e dirigenti alla realizzazione del progetto di istituto, hanno diritto ad un pari trattamento nel quadro di una pari dignità di lavoro.
Era questa, del resto, la misura suggerita dal CSPI che, nell’ambito della pronuncia sul concorso per DSGA, ha proposto l’esclusione delle prove preselettive per gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA. Un’idea ora correttamente ripresa da Governo e MIUR per la docenza – e che al momento della necessaria pronuncia sicuramente il CSPI confermerà – ma che deve essere prevista, all’atto del varo degli interventi normativi necessari per praticarla, anche per i facenti funzione.
Per questo come FLC CGIL siamo già intervenuti nei confronti del livello politico del Ministero dell’Istruzione perché eventuali misure straordinarie che sono allo studio del Governo riguardino anche il personale ATA. Resta ferma la nostra rivendicazione sulla riapertura della mobilità professionale per tutto il personale ATA come risulta dalla piattaforma rivendicativa posta alla base dello sciopero unitario del 17 maggio prossimo.