Concorsi FIT: il 7 novembre mobilitazioni in tutta Italia
Da diversi mesi il Ministro Bussetti non perde occasione per annunciare e poi smentire misure volte a modificare l’attuale sistema di reclutamento, e quindi l’impianto del decreto legislativo 59/17, che regolamenta il FIT.
Il rincorrersi di dichiarazioni ha aggravato il clima di incertezza che da anni si è abbattuto sull’accesso all’insegnamento. È giunto il momento di interrompere i proclami e confrontarsi con lavoratori precari, studenti, dottorandi e neolaureati che vogliono accedere alla professione insegnante.
I governi che si sono succeduti alla guida del Paese negli ultimi anni hanno fatto e disfatto leggi e riforme, con obiettivi opposti e talvolta inconciliabili. L’unica costante è stata il totale rifiuto di ogni confronto con i rappresentanti dei lavoratori della scuola, degli studenti e dei dottorandi.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
- Quest’anno 32.217 cattedre non sono state assegnate, più della metdel contingente di assunzioni previsto;
- migliaia di docenti abilitati che avrebbero potuto essere assunti sono invece rimasti precari;
- le scuole hanno dovuto nominare supplenti per tutti i posti non coperti dalle immissioni in ruolo, con enorme aggravio di lavoro;
- la mancanza di graduatorie provinciali ha impedito di assegnare gli incarichi al 30 giugno e 31 agosto in forma veloce e trasparente;
- i ricorsi, le vertenze e i problemi di reclutamento nella scuola primaria hanno assunto dimensioni tali, che si è dovuto prevedere un concorso straordinario per gestire la situazione;
- più di 7000 insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia assunti a tempo indeterminato in forza della vertenza dei diplomati magistrali saranno presto licenziati, senza alcuna certezza sui tempi della nuova procedura concorsuale;
- migliaia di laureati in scienze della formazione primaria e diplomati chiedono ancora risposte, visto che il concorso straordinario li esclude se non hanno 2 anni di servizio;
- migliaia di studenti cambiano insegnante ogni anno, con ovvie conseguenze sulla qualità della formazione;
- in tutto il Paese mancano insegnanti di sostegno specializzati.
I limiti del FIT e la sua eccessiva durata sono evidenti, e più volte li abbiamo denunciati. Ma questo non può giustificare l’abbandono di migliaia di persone che nutrono legittime aspirazioni per la professione docente e di quanti hanno già acquisito i 24 CFU, ad una condizione di attesa a tempo indeterminato. Inoltre, gli stessi Atenei hanno smesso di erogare i pacchetti dei 24 CFU, data la condizione di profonda incertezza che caratterizza l’attuale situazione riguardante il reclutamento. La stessa cosa vale per i precari con 3 anni di servizio, che hanno diritto a conseguire la specializzazione per uscire dalla condizione precaria ed essere assunti.
Per questi motivi, è più urgente che mai l’indizione del concorso aperto a tutte e tutti insieme all’aumento della retribuzione per gli specializzandi.
MIGLIAIA DI PRECARI, STUDENTI, LAUREATI E DOTTORANDI
ATTENDONO CERTEZZE SUL FIT!
Sulla scuola e sull’insegnamento, il governo non può più dormire,
e noi siamo decisi a svegliarlo portando nelle piazze la nostra battaglia
IL TEMPO DELLE DICHIARAZIONI È FINITO: OCCORRONO CERTEZZE SUL FIT!
7 NOVEMBRE MOBILITAZIONI IN TUTTA ITALIA