Ultima modifica: 6 novembre 2024
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15 novembre, FLC CGIL sostiene le ragioni della protesta dei docenti esclusi dalle graduatorie dei concorsi PNRR e l’assunzione di tutti gli idonei

Istituire graduatorie ad esaurimento per i docenti che hanno superato le prove concorsuali e assumere tutti gli idonei prima di indire nuovi concorsi.

Il prossimo 15 novembre alle ore 15.30 i movimenti dei docenti idonei dei concorsi PNRR 2023 si sono dati appuntamento davanti al Ministero dell’Istruzione per protestare contro la decisione del Ministro Valditara di procedere con nuovi concorsi, senza prima garantire l’accesso alla graduatoria da parte degli idonei non vincitori e lo scorrimento delle graduatorie esistenti.

Il governo dimostra miopia nella gestione delle procedure di reclutamento: a fronte di decine di migliaia di cattedre vacanti e docenti risultati idonei nelle diverse procedure concorsuali già espletate, da quelle del 2020 a quelle del 2023, persiste nel voler bandire l’ennesimo concorso; tutto questo rallenterebbe il reclutamento e vanificherebbe studio e impegno di chi ha già dimostrato di possedere tutti i requisiti per accedere all’insegnamento.

La FLC CGIL ha ripetutamente denunciato il danno che i provvedimenti ministeriali stanno procurando ai docenti in attesa di assunzione e all’intero sistema scolastico, sempre più caratterizzato dall’incidenza del lavoro precario.

Coerentemente con la propria azione sindacale, la FLC condivide le ragioni della protesta, sostiene le iniziative di mobilitazione in corso e si impegna a intraprendere tutte le strade possibili per ottenere un piano di reclutamento che risponda alle legittime aspettative dei docenti idonei dei concorsi 2020 e 2023.

La scuola italiana ha bisogno di stabilità del personale, più organici e più investimenti.

L’azione sindacale prosegue, in continuità con lo sciopero dello scorso 31 ottobre, con le manifestazioni, le proposte di emendamento alla legge di bilancio 2025, con l’interlocuzione con la Commissione europea. Un appuntamento importante nel percorso di mobilitazione sarà lo sciopero generale indetto dalla Confederazione per il 29 novembre.