Autonomia differenziata: le memorie della FLC CGIL in audizione alla Camera
È stata rappresentata la forte preoccupazione in merito agli esiti deprecabili che possono determinarsi in caso di approvazione.
Il 28 marzo 2024 Gianna Fracassi, Segretaria generale della FLC CGIL, è stata audita presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ha puntualmente rappresentato (video) i motivi della profonda contrarietà rispetto al percorso delineato dal DDL n. 615 in materia di istruzione.
L’opposizione al progetto regionalista del cosiddetto Ddl Calderoli, unanimemente argomentata da tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto Istruzione e Ricerca, è stata articolata attraverso il successivo inoltro delle memorie, solo sintetizzate nell’intervento in presenza e che pubblichiamo in allegato. Rammentiamo, inoltre che già nella fase di avvio della discussione del DDL n. 615 in Senato, la FLC CGIL aveva deciso di rivolgersi con una lettera alle Senatrici e ai Senatori perché si tenga la scuola “organo costituzionale” fuori dal processo di regionalizzazione avviato dal Governo.
Nel documento la FLC CGIL sottolinea le conseguenze negative che deriverebbero all’ordinamento scolastico:
“Infatti, attraverso le intese regionali si prevede che si possa giungere perfino a far diventare “le norme generali sull’istruzione” – oggi legislazione esclusiva dello Stato – oggetto di legislazione concorrente. Altro non significa “regionalizzare” e quindi differenziare le norme che disciplinano le finalità della scuola e che – al contrario – dovrebbero essere applicabili in tutto il territorio nazionale in modo uniforme riguardanti ad esempio, gli ordinamenti scolastici, le funzioni e dell’organizzazione del sistema educativo, la disciplina dell’organizzazione e del rapporto di lavoro del personale della scuola.”