Ultima modifica: 1 giugno 2023
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Dirigenti scolastici: sottoscritto il primo contratto nazionale integrativo su fasce di complessità e retribuzione di parte variabile e risultato

Sostanziale convergenza di tutti i sindacati sulla proposta di mediazione dell’amministrazione. Risultato storico che elimina le differenze retributive dei dirigenti scolastici e uniforma le retribuzioni e i criteri di determinazione delle fasce di complessità.

31/05/2023

Si è svolto il 31 maggio al Ministero dell’Istruzione e del Merito l’incontro conclusivo della trattativa con la firma da parte di tutte le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica del CCNI Area Istruzione e Ricerca su fasce di complessità nazionali e retribuzione di posizione parte variabile e risultato per l’a.s. 2023/2024.

Il CCNI, sulla base della classificazione delle istituzioni scolastiche effettuata con Decreto dipartimentale n. 58 del 31 maggio 2023, ha stabilito l’inserimento di ciascuna istituzione scolastica funzionante nell’a.s. 2023/2024 nelle seguenti tre fasce di complessità:

  • FASCIA A da 62 punti – 1760 scuole (22% circa)
  • FASCIA B da 39 a 61 punti – 5160 scuole  (64% circa)
  • FASCIA C fino a 38 punti – 1169 scuole (14% circa)

e ha attribuito a ciascuna fascia il seguente importo di retribuzione di posizione parte variabile:

  • FASCIA A € 21.600,00
  • FASCIA B € 17.600,00
  • FASCIA C € 13.600,00

Tali importi garantiranno in tutte le regioni la tenuta e, in molti casi l’aumento, della retribuzione di parte variabile già percepita dai dirigenti scolastici, tranne che in pochissimi casi (quantificati dall’amministrazione in 601) per i quali verrà applicata una clausola di salvaguardia che consentirà il mantenimento dell’attuale retribuzione di parte variabile fino alla scadenza dell’incarico.

Il CCNI definisce inoltre l’ammontare della retribuzione di risultato che, nelle more dell’attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, sarà determinata sulla base del rapporto tra i livelli retributivi della posizione, mediante l’utilizzo del 15% delle risorse complessive del FUN, maggiorato delle economie eventualmente risultanti dall’attribuzione della retribuzione di posizione e delle reggenze assegnate alle scuole prive di dirigente scolastico o in caso di assenza temporanea del dirigente scolastico titolare.

In quest’ultimo caso il CCNI recepisce una precisa richiesta dai sindacati portando a 30 giorni anziché 60 il numero minimo di giorni di assenza del titolare necessari per l’attribuzione della reggenza.

Con una dichiarazione congiunta allegata al CCNI l’amministrazione si è inoltre impegnata alla tempestiva revisione del Decreto sui criteri per la graduazione delle istituzioni scolastiche, tenuto conto delle tante criticità segnalate dalle OO.SS. e all’attivazione delle interlocuzioni con gli uffici competenti del MEF finalizzate ad un celere adeguamento stipendiale dei dirigenti scolastici.

L’amministrazione si è inoltre impegnata a riconoscere criteri di precedenza nelle operazioni di mobilità per l’a.s. 2023/2024 ai dirigenti scolastici che, in scadenza di incarico al 31 agosto 2023, subiscono un decremento della retribuzione di parte variabile.

La FLC CGIL esprime la piena soddisfazione per l’importante risultato raggiunto che assicura finalmente l’armonizzazione delle retribuzioni dei dirigenti scolastici su tutto il territorio nazionale, la sostanziale tenuta delle retribuzioni per tutti i dirigenti tramite la clausola di salvaguardia e rapporti omogenei ed equilibrati tra le retribuzioni delle diverse fasce.

Seguiremo con attenzione tutti gli adempimenti necessari all’applicazione delle novità previste dal CCNI, registrando eventuali criticità che saranno oggetto di un apposito monitoraggio effettuato dall’amministrazione.