Assistenti per l’autonomia e la comunicazione: garantire diritto allo studio e diritto al lavoro stabile
Le organizzazioni sindacali audite in Senato sulla proposta di legge che prevede l’introduzione del profilo professionale nei ruoli del personale scolastico.
La CGIL ha svolto questa mattina l’audizione informale presso le Commissioni riunite 7^ e 10 ^ del Senato sul ddl A.S. 236, Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, e al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, concernenti l’introduzione del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico.
La Confederazione, unitamente a FP e FLC CGIL, condivide l’intento del ddl 236 ovvero la necessità di assicurare l’internalizzazione del sistema di assistenza per l’autonomia e la comunicazione degli studenti con disabilità al fine di garantire sia l’uniformità del diritto allo studio per tutti gli alunni sia il diritto al lavoro stabile delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, da troppi anni in attesa di vedersi riconosciute tutele e retribuzioni adeguate.
La CGIL, tuttavia, ha rilevato come il ddl in discussione abbia diverse criticità.
In particolare, non è indicata la copertura finanziaria necessaria a garantire l’effettiva tutela occupazionale del personale coinvolto, e non è previsto il dispositivo normativo chiamato a definire e rendere uniformi in ambito nazionale i profili professionali del personale che – anche al fine di valorizzarne la figura e il ruolo educativo- deve essere inquadrato in un unico CCNL.
Auspichiamo che nella prosecuzione dell’iter legislativo si tenga conto della necessità di un’attenta valutazione delle risorse necessarie e del ruolo delle istituzioni ai diversi livelli, per avviare procedure di stabilizzazione e internalizzazione che considerino la complessità dei processi di inclusione e che rispondano agli effettivi bisogni degli alunni con disabilità, delle scuole, delle lavoratrici e dei lavoratori.
Si allega la memoria depositata.