Le scuole necessitano dei finanziamenti spettanti. Il Ministero provveda tempestivamente
Se le risorse con cui far fronte ai vari progetti non vengono erogate per tempo, le scuole saranno costrette a rallentare di fatto lo sviluppo dei progetti anche del PNRR. La FLC CGIL ha sollecitato il Ministero dell’Istruzione.
La FLC CGIL è intervenuta presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito per rappresentare una situazione che può diventare preoccupante ai fini dell’implementazione dei progetti finanziati dalle istituzioni, ivi compresi quelli previsti dallo stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Da parecchie scuole, infatti, ci viene segnalata una situazione che è la seguente.
Stanno entrando nella fase operativa i diversi progetti finanziati dal PNRR e, rispetto alla loro attuazione – considerato che godono di cospicue risorse – le scuole saranno chiamate ad ingenti anticipi di cassa attraverso la liquidità disponibile. E’ vero che le norme prevedono che lo sviluppo dei progetti dovrebbe essere accompagnato dal contestuale rimborso delle fatture caricate a sistema, ma le vicende di finanziamento connesse agli ultimi PON (Digital Board, Reti Cablate, Edugreen 1^ e 2^ ciclo,…), pur presentando le stesse modalità, raccontano una verità diversa e denunciano tempi di attesa non sopportabili (diversi mesi) per recuperare quanto anticipato.
Si rende necessario, per evitare un conseguente blocco operativo, un intervento tempestivo del Ministero, nelle sue diverse articolazioni che si occupano di erogazione di fondi alle istituzioni scolastiche (dal Dipartimento delle Risorse Finanziarie all’Autorità di Gestione dei PON), affinché faccia pervenire nelle casse delle scuole più fondi possibili, e comunque tutto quanto ancora dovuto: dalla dotazione ordinaria 2023 al saldo dei progetti ex 440, dal saldo delle fatture caricate a sistema per i diversi PON alla chiusura positiva dei tanti crediti vantati dalle scuole sui più diversi progetti finanziati dal Ministero dell’Istruzione medesimo.
Analoga operazione di erogazione tempestiva dovrebbe essere messa in atto dagli Enti locali e dalle Regioni per i fondi di loro competenza, magari con una sollecitazione che dovrebbe loro giungere dal Ministero.
Senza tale rapida erogazione, che peraltro dovrebbe avere carattere di ordinarietà, si rischia una inevitabile impasse dovuto a semplici ma ineludibili problemi di liquidità.
Gli istituti, infatti, all’atto di attivare le iniziative PNRR si troveranno ad agire con estrema cautela per non esporsi troppo con creditori e fornitori.
E non si può accettare che questi ultimi, promettendo dilazioni temporali alle fatturazioni, di fatto si approprino dei finanziamenti con progetti chiavi in mano, tagliando fuori il protagonismo della scuola e dei suoi operatori che devono rimanere titolari della discussione, della progettazione e delle scelte finali.