Reclutamento dirigenti scolastici. Si torna ai concorsi regionali
Mentre l’iter del concorso nazionale non si è ancora concluso e più di mille dirigenti aspettano di rientrare nella loro regione, con la pubblicazione del nuovo Regolamento il Ministero cambia per l’ennesima volta la procedura e punta sul reclutamento regionale. Ora si attende la pubblicazione del Bando.
Il 22 dicembre 2022 è stato pubblicato sulla G.U. n. 298 il Decreto del Ministero dell’Istruzione n. 194 del 13 ottobre 2022, di concerto con il Ministero della PA e il MEF, recante il Regolamento per lo svolgimento del concorso per dirigente scolastico, ai sensi dell’art. 29 del D.lvo 165/2001.
Dopo aver sperimentato con il Regolamento del 2017 una procedura concorsuale nazionale (D.M. 138/2017) che non è riuscita a garantire un reclutamento credibile ed efficace per la dirigenza scolastica, generando una serie infinita di contenziosi ancora aperti, addirittura superiori a quelli dei precedenti concorsi, con il nuovo Regolamento il Ministero ritorna ai concorsi regionali che prenderanno il via con la successiva pubblicazione del Bando nazionale.
Ma il cammino della nuova procedura non è privo di insidie, dal momento che si sovrappone a quella precedente, non ancora conclusa, rischiando di complicare ulteriormente la posizione dei dirigenti scolastici assunti in regione diversa da quella di residenza e determinati a rientrare con le operazioni di mobilità interregionale.
Nel parere sul Regolamento, espresso nella seduta del 3 febbraio 2022, il CSPI aveva già rilevato tale criticità, sollecitando la preliminare risoluzione delle problematiche legate alla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, al fine di assicurare “la regolarità dell’indizione e dell’attuazione delle procedure concorsuali”.
La procedura concorsuale
Prova preselettiva
La prova preselettiva è prevista nel caso in cui le domande di partecipazione pervenute in ciascuna regione siano superiori al quadruplo dei posti messi a concorso nella regione. La prova è unica su tutto il territorio nazionale e viene somministrata in modalità computer based contestualmente in tutte le regioni, anche in più sessioni nel caso di un alto numero di candidati.
È articolata in un test con 50 quesiti a risposta multipla predisposti dal Comitato tecnico-scientifico nominato dal Ministro ovvero da soggetti esterni demandati dal Ministero.
Ai candidati verrà somministrato il medesimo insieme di quesiti presentati in ordine casuale e diverso da candidato a candidato. In caso di svolgimento in più sessioni, per ogni sessione saranno predisposti differenti quesiti, tratti dalla medesima banca dati, assicurando omogeneità ed equivalenza tali da garantire il medesimo grado di selettività della prova.
Non si prevede la pubblicazione della banca dati.
La prova, a cui sarà attribuito un punteggio massimo di 50 punti (1 punto per ogni risposta esatta, 0 punti per risposta non data o sbagliata), darà a ciascun candidato la restituzione immediata del punteggio conseguito.
Sarà ammesso alla prima fase del concorso un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso in ciascuna regione, con l’aggiunta di tutti i candidati che avranno conseguito lo stesso punteggio dell’ultimo degli ammessi.
Non dovranno sostenere la prova preselettiva e saranno ammessi direttamente alla prova scritta i candidati che si trovano nelle condizioni previste dall’art. 20, comma 2-bis, della legge 104/1992.
Prova scritta
La prova scritta prevede cinque quesiti a risposta aperta sugli argomenti riferiti a 9 ambiti disciplinari indicati nel Regolamento (art. 7, comma 2 ) e due quesiti in lingua inglese, ognuno dei quali articolato in cinque domande a risposta chiusa sugli argomenti di due degli ambiti disciplinari (ambito D. Organizzazione ambienti di apprendimento e ambito I. Sistemi scolastici europei) e riferito al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue ( CEFR) .
Alla prova sarà attribuito un punteggio massimo di 100 punti così suddivisi: massimo 16 punti a ciascuno dei 5 quesiti; massimo 20 punti complessivi ai due quesiti in lingua straniera (2 per ogni domanda chiusa). Superano la prova scritta e sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono un punteggio di almeno 70 punti.
Prova orale
La prova orale è articolata in un colloquio finalizzato ad accertare la preparazione professionale del candidato sugli stessi 9 ambiti disciplinari della prova scritta e la capacità di risolvere un caso riguardante la funzione del dirigente scolastico; nella verifica la conoscenza e della capacità di utilizzo degli strumenti informatici e delle tecnologie di più comune impiego presso le istituzioni scolastiche; nella verifica della conoscenza della lingua inglese attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla commissione esaminatrice e una conversazione in lingua inglese.
Alla prova sarà attribuito un punteggio massimo di 100 punti così suddivisi: colloquio 82 punti, prova di informatica 6 punti, prova di lingua straniera 12 punti. Superano la prova e sono inseriti nella graduatoria di merito i candidati che ottengono un punteggio di almeno 70 punti.
Valutazione titoli e pubblicazione graduatorie di merito
Al termine delle prove concorsuali, presso ogni USR le commissioni procederanno alla valutazione dei titoli professionali e culturali indicati nella Tabella A allegata al Regolamento a cui potranno essere attribuiti fino ad un massimo di 30 punti. Al termine le commissioni provvederanno alla pubblicazione delle graduatorie generali di merito regionali in cui saranno inseriti tutti i candidati sulla base del punteggio complessivo ottenuto, fino a un massimo di 230 punti, di cui massimo 100 per la prova scritta, 100 per il colloquio e 30 per i titoli. Le graduatorie avranno una validità triennale.
Bando di concorso
Il bando di concorso nazionale conterrà la ripartizione dei posti a ciascuna regione, le modalità di svolgimento e la durata della prova preselettiva.
Le attività di preparazione al Concorso organizzate da Proteo Fare Sapere