PNRR ed edilizia scolastica: pubblicato l’elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della pre-assegnazione del Fondo opere indifferibili 2023
Gli enti locali potranno chiedere un contributo ulteriore pari 10 per cento dell’importo assegnato per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi. Anomalie nell’elenco pubblicato dall’Unità di Missione del Ministero.
L’Unità di Missione del PNRR del Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il 10 gennaio 2023, l’elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della preassegnazione del Fondo Opere Indifferibili 2023.
Emergenza Coronavirus COVID-19 e PNRR: notizie e provvedimenti
La legge di bilancio 2023 (legge 197/22 art. 1 comma 369) per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione alle procedure di affidamento delle opere pubbliche avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, ha incrementato il Fondo per l’avvio di opere indifferibili (istituito dal decreto aiuti, Decreto Legge 50/22 art. 26 comma 7) di 500 milioni di euro per il 2023, di 1.000 milioni di euro per il 2024, di 2.000 milioni di euro per l’anno 2025, di 3.000 milioni di euro per l’anno 2026 e di 3.500 milioni di euro per l’anno 2027.
Per le finalità sopra elencate, agli enti locali attuatori di interventi finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è preassegnato, in aggiunta all’importo assegnato, un contributo calcolato nella misura del 10 per cento di tale importo a valere sul Fondo per l’avvio delle opere indifferibili. Alla preassegnazione accedono, su base semestrale, gli enti locali attuatori che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
La legge di bilancio 2023 definisce analiticamente le procedure per accedere a tali risorse:
- le amministrazioni statali finanziatrici degli interventi provvedono, entro e non oltre il 5 gennaio 2023, ad aggiornare i sistemi di monitoraggio del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato completando l’inizializzazione dei progetti oggetto di finanziamento e le attività di profilazione degli utenti;
- entro il 10 gennaio 2023 (per il I semestre) e il 10 giugno 2023 (per il II semestre) le amministrazioni statali finanziatrici individuano, sulla base dei dati presenti nei sistemi informativi, l’elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della preassegnazione, completo dei codici unici di progetto (CUP). Tale elenco è pubblicato nel sito internet istituzionale dell’amministrazione statale finanziatrice entro i medesimi termini;
- entro i successivi venti giorni gli enti locali accedono all’apposita piattaforma informatica già in uso presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (ReGis) al fine di confermare la preassegnazione. La mancata conferma equivale a rinuncia alla preassegnazione;
- con decreto del Ragioniere generale dello Stato, da adottare, entro il 15 febbraio 2023 (I semestre) e il 15 luglio 2023 (II semestre), è approvato l’elenco degli interventi per i quali sia stata riscontrata attraverso i sistemi informativi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato la conferma di accettazione della preassegnazione.
- con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro il 30 gennaio 2023, sono determinati:
- le modalità e il termine semestrale di presentazione, attraverso l’apposita piattaforma informatica già in uso presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (ReGis), delle domande di accesso al Fondo e delle istanze di assegnazione delle risorse del medesimo Fondo da parte delle amministrazioni statali finanziatrici degli interventi o titolari dei relativi programmi di investimento, stabilendo un termine per la convalida delle medesime domande
- i contenuti delle domande e delle istanze
- le informazioni del quadro economico di ciascun intervento da fornire ai fini dell’accesso al Fondo sulla base del livello progettuale definito al momento della presentazione della domanda
- le procedure di verifica delle domande da parte delle amministrazioni statali finanziatrici degli interventi o titolari dei relativi programmi di investimento nonché di riscontro delle istanze circa la sussistenza dei requisiti di accesso ad opera del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato
- la procedura di determinazione delle graduatorie semestrali e di assegnazione delle risorse del Fondo
- le modalità di trasferimento delle risorse del Fondo. Nel caso del PNRR i trasferimenti sono effettuati in favore dei conti di tesoreria Next Generation EU-Italia gestiti dal Servizio centrale per il PNRR che provvede alla successiva erogazione in favore delle amministrazioni aventi diritto, con le procedure del medesimo Piano nazionale di ripresa e resilienza
- le modalità di utilizzo delle eventuali economie derivanti da ribassi di asta e di recupero delle risorse eventualmente divenute eccedenti a seguito di una variazione in diminuzione del livello dei prezzi.
La legge di bilancio ricorda che:
- l’accesso al Fondo è consentito esclusivamente per far fronte al maggior fabbisogno derivante dall’applicazione dei prezzari aggiornati relativamente alla voce “lavori” del quadro economico dell’intervento ovvero con riguardo alle altre voci del medesimo quadro economico, qualora, le stesse, ai sensi della normativa vigente, siano determinate in misura percentuale all’importo posto a base di gara e il loro valore sia funzionalmente e strettamente collegato all’incremento dei costi dei materiali;
- che gli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR hanno priorità nell’accesso al Fondo delle opere indifferibili;
- l’assegnazione delle risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili costituisce titolo per l’avvio delle procedure di affidamento delle opere pubbliche.
In applicazione di queste complesse disposizioni, l’unità di missione ha pubblicato l’elenco sopra citato e che fa riferimento ai seguenti investimenti
Codice Misura | Intervento | Importo € | N° interventi |
M2-C3-1.1 | Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici | 1.175.853.509,32 | 213 |
M4-C1-1.1 | Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia | 3.570.973.334,30 | 2.635 |
M4-C1-1.2 | Piano di estensione del tempo pieno | 429.981.004,00 | 910 |
M4-C1-1.3 | Potenziamento delle Infrastrutture per lo sport a scuola | 329.366.682,90 | 440 |
M4-C1-3.3 | Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica | 3.528.491.752,79 | 2.249 |
Totale | 9.034.666.283,31 | 6.447 |
L’elenco pubblicato presenta anomalie riguardo all’investimento relativo alla “Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici” e a quello relativo al “Potenziamento delle Infrastrutture per lo sport a scuola”. Infatti la quasi totalità degli interventi di questi investimenti risulta ripetuto due volte in alcuni casi anche tre. La FLC CGIL ha già segnalato tali anomalie.
Per quesiti di natura amministrativa contabile, l’Ente locale deve mandare il quesito alla casella postale istituzionale del Fondo.
Per quesiti di natura informatica, l’Ente locale può rivolgersi all’assistenza aprendo un ticket sulla piattaforma Regis
Ricordiamo che il Ministero dell’Istruzione era già stato destinatario di 530 milioni di risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili relative al 2022 (Decreto del Ragioniere generale dello Stato n, 160 del 18 novembre 2022, allegato 3), ma non è chiaro se tali risorse siano state in tutto, parzialmente o per nulla utilizzate. In ogni caso per permettere l’accesso al fondo anche agli enti che, pur in possesso dei requisiti, non hanno avuto accesso nel 2022 al fondo, il decreto legge n 176 del 2022 all’articolo 10 comma 2 ha previsto che le stazioni appaltanti destinatarie di finanziamenti del PNRR che non risultano beneficiarie delle preassegnazioni ma che comunque hanno proceduto entro il 31 dicembre 2022 all’avvio delle procedure di affidamento dei lavori possono essere assegnati contributi, a valere sulle risorse residue disponibili, al fine di fronteggiare gli incrementi dei costi.
Tale procedura di recupero è stata regolata dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze n. 193 del 27 dicembre 2022.
Le domande devono essere presentate entro l’11 febbraio 2023.