Ultima modifica: 12 aprile 2022
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Organici scuola 2022/2023: docenti, il Ministero trasmette il Decreto che definisce i contingenti

Confermati i numeri attuali, ma con la rimodulazione “ad invarianza” che stabilisce i nuovi posti per educazione motoria alla primaria e per la riduzione dei parametri del DPR 81/09. Le tabelle di riparto alle Regioni. In prossimità della scadenza, la corsa per l’individuazione dei soprannumerari.

12/04/2022

Il Ministero dell’Istruzione ha trasmesso il Decreto Interministeriale 90 dell’11 aprile 2022 inerente le dotazioni organiche del personale docente dei posti comuni e di potenziamento, di sostegno e di adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto per l’a.s.2022/2023.

Il testo, sul quale si sono svolte le relazioni sindacalipreviste dal CCNL è definitivo, ora inviato agli organi di controllo per le normali procedure di registrazione.

Per i posti comuni e di potenziamento “di diritto”, è confermato il contingente numerico complessivo attualmente in dotazione, mentre il sostegno risulta incrementato da 11.000 stabilizzazioni.

Ancora una volta occorre ricordare che in applicazione della Legge di Bilancio n.234/2021 sono previsti ex novo2.247 posti di educazione motoria nella scuola primaria e 8.741 posti per la riduzione del sovraffollamento nelle classi, ma “ad invarianza di risorse finanziarie e strumentali disponibili”: ovvero non investimenti aggiuntivi, bensì una rimodulazione derivante dalla quota dei pensionamenti e dalle cessazioni.

Le tabelle allegate al Decreto riportano le assegnazioni dettagliate sulle quali, come abbiamo più volte rivendicato, non è possibile operare una valutazione approfondita in assenza di alcuni dati importanti come il numero degli alunni iscritti sui vari gradi nell’a.s. 2022/2023 e i criteri di svantaggio sociale, economico e culturale che determinano gli indicatori per la formazione delle classi in deroga al DPR 81/2009.

La discussione si sposta ora nelle Regioni, dove come FLC CGIL eserciteremo il nostro ruolo di partecipazione attiva al tavolo di confronto.

Il ministero, che si è auto-imposto un cronoprogramma a scadenze anticipate nonostante la contrarietà di tutte le sigle sindacali, sta definendo l’organico a pochi giorni dalla chiusura del nodo di SIDI (è il 19 aprile la data-ultima di comunicazione dei posti disponibili) costringendo ad una continua emergenza sia le scuole che gli Uffici Scolastici Territoriali, impegnati nelle operazioni connesse all’individuazione dei soprannumerari.

L’ascolto e la condivisione non sono prerogative di questa amministrazione centrale, più impegnata a portare a termine i compiti prefissati che a verificarne la fattibilità e la qualità dei percorsi; ne derivano errori, ritardi, inefficienze che stanno producendo disguidi e azioni legali diffuse, in analogia con l’esperienza di un passato recente che speravamo superata per sempre.

Le nostre valutazioni più analitiche e circostanziate sono riportate in un precedente articolo.