Inclusione scolastica: pubblicato il decreto che avvia i percorsi di specializzazione sul sostegno
Le prove preselettive entro il mese di maggio. La FLC auspica tempi congrui per l’avvio e lo svolgimento dei corsi e denuncia gli squilibri territoriali per quanto riguarda la ripartizione dei posti.
Con Decreto n. 333 del 31 marzo 2022 il Ministero dell’Università ha dato il via al VII ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria, nella scuola secondaria di I grado e nella scuola secondaria di II grado.
Si tratta di 25.874 posti, un numero significativo, anche se non ancora sufficiente, per intervenire sulla carenza diffusa di docenti specializzati.
Auspichiamo che la calendarizzazione delle prove preselettive entro la fine del mese di maggio, in anticipo rispetto agli anni scorsi e con tempistiche strettissime rispetto all’emanazione dei bandi delle Università, sia presupposto di un avvio precoce dei percorsi, consentendone lo svolgimento in tempi distesi, a partire dal prossimo autunno, per evitare che la concentrazione delle attività formative nei mesi primaverili crei agli specializzandi difficoltà di conciliazione con l’impegno lavorativo, come accaduto finora.
Ma quel che emerge ad una prima lettura del decreto è la conferma di forte squilibrio territoriale per quanto riguarda la ripartizione dei posti, che rileva, da parte del Ministero, un agire che non tiene conto delle specifiche realtà territoriali e che andrà a rafforzare l’anomalia migratoria del nostro sistema scolastico.
Nelle regioni settentrionali sono disponibili circa 4300 posti, poco più del 16% del totale; nel Mezzogiorno ve ne sono 13150, oltre il 50%, quasi 8500 nelle regioni del Centro (32%).
Una distribuzione inversamente proporzionale rispetto agli attuali bandi di concorso, nei quali oltre Il 70% dei posti di sostegno si trova al nord.
Sono squilibri destinati ad accentuare gli spostamenti massicci dei docenti da sud a nord, creando instabilità nel sistema, e a violare il diritto degli studenti con disabilità che frequentano le scuole del Nord ad avere un docente specializzato a sostegno del proprio percorso formativo.
La FLC CGIL ha ripetutamente rappresentato le criticità di un sistema in cui viene sempre più ampliato il divario tra fabbisogno e disponibilità.
Non è comprensibile né giustificabile che si continui a procedere senza tener conto delle realtà territoriali ed è indispensabile che nei prossimi due anni, che vedranno l’attivazione di altri 64.000 TFA, si possa raggiungere una distribuzione dei percorsi più equa e rispondente ai bisogni di tutti gli alunni del Paese.
Rinnoviamo la richiesta ai Ministeri interessati di aprire un tavolo specifico sul sostegno, per affrontare tutte le problematiche connesse e sostenere i processi di inclusione che hanno sempre rappresentato uno dei punti più avanzati del nostro sistema scolastico e un elemento di civiltà per l’intero Paese.