Dirigenti scolastici: incontro al MIM su retribuzione risultato e reggenze 2023/24 e avvio contrattazione integrativa su parte variabile e risultato 24/25
L’amministrazione presenta il resoconto dell’utilizzo delle risorse del FUN 23/24 e un aggiornamento di quelle relative al FUN 24/25. Mancano le risorse per gli aumenti che il ministro aveva garantito. Sollecitata dalla FLC CGIL l’applicazione degli istituti contrattuali pervisti dal CCNL 2019/21.
Si è svolto il 10 ottobre 2024 presso il MIM l’incontro finalizzato alla definizione della retribuzione di risultato e dell’indennità di reggenza relative all’a.s. 23/24 e all’aggiornamento dell’ammontare del FUN 24/25.
Erano presenti per l’amministrazione i Capi Dipartimento Jacopo Greco e Carmela Palumbo e i direttori generali Antonella Iunti, new entry alla Direzione generale per le risorse umane e finanziarie, Davide D’amico per la Direzione generale sistemi informativi e statistica e Fabrizio Manca, per la nuova Direzione generale istituita per progettazione organizzativa, innovazione e comunicazione.
Il Capo Dipartimento dott. Greco ha illustrato un primo prospetto contenente l’aggiornamento della consistenza del FUN 24/25 con le risorse previste dall’art. 30 del CCNL firmato il 7 agosto 2024 che richiederà l’emanazione di uno specifico decreto integrativo da sottoporre agli organi di controllo.
Le risorse corrispondono a circa 3 milioni 980 mila euro da utilizzare per la retribuzione di posizione e le indennità di reggenza (85%) e per la retribuzione di risultato (15%).
Si tratta di risorse inserite nelle leggi di Bilancio 2019, 2020 e 2021 per i rinnovi contrattuali e non certo di quegli ulteriori stanziamenti che il Ministro Valditara si era impegnato a reperire per garantire un ulteriore innalzamento delle retribuzioni dei dirigenti scolastici, anche per sedare il malcontento della categoria all’indomani della pubblicazione del decreto sui nuovi criteri per la definizione delle fasce di complessità.
Nessuna traccia infatti dei 3 milioni lordo stato che un emendamento non accolto della Lega aveva inserito un mese fa nel decreto legge Omnibus e che il ministero sta chiedendo ora di inserire in altri veicoli normativi.
Rispetto ai dati relativi all’a.s. 23/24, necessari per quantificare le risorse complessive da utilizzare per la retribuzione di risultato a.s. 203/24, la dott.ssa Iunti ha presentato un primo prospetto della consistenza del risultato da attribuire a ciascuna fascia e si è riservata una ulteriore verifica della completezza dei dati trasmessi dagli USR.
Nel suo intervento la FLC CGIL ha rimarcato il disappunto dell’organizzazione sindacale per il ritardo accumulato dall’amministrazione nella definizione degli importi della retribuzione di parte variabile dell’a.s. 24/25, ritardo che ha di fatto vanificato l’obiettivo raggiunto con la firma del primo CCNI sulle fasce di complessità di garantire ai dirigenti scolastici la conoscenza del valore economico delle fasce di complessità delle scuole prima delle operazioni di mobilità per l’a.s. successivo e di avere il tempestivo adeguamento degli stipendi spettanti dal 1 settembre di ogni anno.
Dopo appena un anno da quei risultati la situazione sembra infatti ripiombata nell’incertezza che ha caratterizzato per troppi anni le contrattazioni integrative regionali: nessuna certezza retributiva, ripercussioni negative sulle pensioni, erogazione delle indennità di reggenza e di risultato dopo anni, obbligo di restituzione di parte dello stipendio in caso di passaggio a scuole di fascia inferiore, a causa della contabilizzazione tardiva delle differenze stipendiali.
Tutto questo solo per aver voluto, caparbiamente e inspiegabilmente, definire nuovi criteri per la determinazione delle fasce di complessità che nessun vantaggio concreto hanno portato alle retribuzioni dei dirigenti scolastici.
La FLC CGIL ha perciò sollecitato l’amministrazione a procedere tempestivamente all’integrazione del FUN 2024/25 senza attendere oltre il reperimento di risorse di cui al momento non c’è nessuna certezza e che non influirebbero sugli stipendi dei dirigenti scolastici, dal momento che con l’85% di 3 milioni la retribuzione di parte variabile avrebbe un aumento mensile medio pro capite di circa 10 euro netti!
Troppo poco per mettere a rischio la certezza delle retribuzioni dei dirigenti scolastici.
La FLC CGIL ha inoltre chiesto all’amministrazione di fornire i dati di dettaglio relativi all’a.s. 2023/24 concernenti il numero degli incarichi effettivi e nominali retribuiti per ciascuna delle fasce, il numero complessivo dei dirigenti scolastici in servizio all’estero, il numero delle reggenze annuali e il costo complessivo delle reggenze temporanee attribuite in corso d’anno dai DG degli USR.
Solo attraverso la conoscenza di questi dati potrà infatti essere consentito alle OO.SS. di effettuare la necessaria verifica degli esiti della contrattazione integrativa, come previsto dall’art. 4, comma 8, del CCNL firmato il 7 agosto 2024.
A margine dell’incontro la FLC CGIL ha sollecitato l’amministrazione ad avviare le relazioni sindacali sugli istituti contrattuali previsti dal CCNL firmato il 7 agosto scorso, e in particolare a convocare tempestivamente i tavoli di confronto sul lavoro agile e sul decreto contenente nuove disposizioni per la procedura di valutazione dei dirigenti scolastici introdotte dal decreto legge 71/2024 che, modificando significativamente l’art. 25 del dlvo 165/2001 e il comma 94 della legge 107/2015, prevedono l’eliminazione del nucleo di valutazione, riportando nelle mani dei DG degli USR tutto il procedimento.
Riteniamo che i dirigenti scolastici abbiano il diritto di conoscere, prima dell’inizio dell’anno scolastico, come, da chi e su quali elementi saranno valutati e quali garanzie di trasparenza, oggettività ed equità offrirà l’intera procedura.
La FLC CGIL è fortemente impegnata a garantire questo diritto.