Ultima modifica: 21 agosto 2024
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Immissioni in ruolo docenti 2024: la protesta degli idonei “in sospeso”

Iniziative di mobilitazione spontanee in tutto il Paese contro la scelta di limitare le assunzioni e di bandire nuovi concorsi. La FLC CGIL condivide e sostiene le ragioni della protesta.

21/08/2024

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Numerose iniziative spontanee sono state organizzate nei prossimi giorni per protestare contro la decisione del Ministro Valditara di limitare le assunzioni del personale docente a 45 mila unità, rispetto agli oltre 64.000 posti liberi e vacanti. Si tratta infatti di una scelta che penalizza gravemente chi, pur avendo superato con successo tutte le prove di procedure concorsuali già espletate, si trova estromesso dall’immissione in ruolo per l’incapienza del contingente e rischia vedere ulteriormente prolungata la propria precarietà per l’incomprensibile e determinata risoluzione a bandire, con l’alibi del PNRR, nuovi concorsi già dal prossimo autunno.

La FLC CGIL ha ripetutamente denunciato il danno che i provvedimenti ministeriali stanno procurando ai docenti in attesa di assunzione, in particolare agli idonei dei concorsi 2020, e al sistema scolastico sempre più precarizzato da scelte ingiuste e pericolose.

Coerentemente con la propria azione sindacale, la FLC condivide le ragioni della protesta, sostiene le iniziative di mobilitazione in corso e si impegna a intraprendere tutte le strade possibili per ottenere un piano di reclutamento che risponda alle legittime aspettative dei docenti “in sospeso”, compresi i partecipanti con esito positivo al concorso PNRR 2023, e al bisogno di stabilità della scuola italiana. Allo scopo intende aprire un confronto diretto con tutte le forze parlamentari e con la stessa Commissione europea.