Concorso riservato dirigenti scolastici: il pasticciaccio brutto di viale Trastevere
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza.
Roma, 20 agosto – Le vicende giudiziarie che stanno interessando in questi giorni la procedura straordinaria del concorso per dirigenti scolastici non sono altro che il pesante strascico della lunga sequela di contenziosi che hanno funestato il concorso nazionale indetto nel 2017.
Annunciato come la pietra tombale che avrebbe seppellito tutti i ricorsi ancora pendenti, il concorso riservato appena concluso con la pubblicazione della graduatoria finale (già rettificata) si sta trasformando in un macigno ancora più pesante che potrebbe abbattersi su centinaia e centinaia di scuole.
A 10 giorni dalla riapertura del nuovo anno scolastico, in un momento cruciale in cui le scuole stanno mettendo a punto la macchina organizzativa per affrontare le sfide che le attendono, 519 istituzioni scolastiche prive di dirigente scolastico rischiano dunque la paralisi.
Si tratta di una situazione paradossale di cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito deve assumersi tutta la responsabilità politica, per non aver saputo governare con trasparenza ed equità una procedura complessa e delicata, gestita invece con superficialità e pressappochismo (basti solo pensare all’assenza nel decreto di indicazioni univoche rispetto alla composizione del punteggio finale per l’inserimento nella graduatoria di merito!), rimasta per settimane in balia delle pressioni contrastanti di questo o quel politico e oggetto persino di interrogazioni parlamentari.
Anziché continuare ad annunciare riforme delle quali le scuole non sentono la necessità, il ministro Valditara si occupi piuttosto di garantire una rapida ed efficace soluzione alle problematiche che ha prodotto.