Ultima modifica: 24 luglio 2024
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Assunzioni 2024/25: possibili solo 45 mila immissioni su 62 mila cattedre vacanti. Per i concorsi PNRR ancora in svolgimento le nomine andranno avanti fino a dicembre

La FLC CGIL ha chiesto tutele per gli idonei del concorso ordinario 2020, più posti per fare assunzioni, a partire dal sostegno. Grave vulnus sui percorsi di abilitazione post-concorso per gli ITP.

24/07/2024

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Si è svolto il 24 luglio 2024 l’incontro con il Ministero dell’Istruzione sulle immissioni in ruolo del 2024/25.

Il contingente di posti autorizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze comprende in tutto 45.124 posti, comprensivi anche delle assunzioni che si possono fare su sostegno da GPS 1 fascia. Il totale dei posti vacanti dopo la mobilità, che abbiamo evidenziato nella pubblicazione disponibile nella pagina della FLC CGIL nazionale è pari invece a 62.393 posti.

Questa differenza è legata alla scelta di bandire il prossimo concorso PNRR in autunno, per cui la restante parte di posti vacanti saranno assegnati a questa procedura concorsuale.

Ricordiamo che per i concorsi PNRR banditi a dicembre sono stati banditi per un totale di 44.654 posti (29.066 comuni/classi di concorso – 15.588 sostegno), per cui è evidente che al netto delle regioni dove i candidati sono in numero inferiore ai posti, questa procedura già da sola andrà a coprire la maggior parte delle cattedre destinate alle assunzioni di quest’anno.

Come avverranno le assunzioni

Rimane ferma a monte la ripartizione tra GAE e GM concorsuali nella misura del 50% per ognuno dei due canali.

Tra le procedure concorsuali ci sono le graduatorie residuali di concorsi svolti diversi anni addietro, l’ordinario 2016, lo straordinario 2018 con annessi elenchi aggiuntivi, lo straordinario 2020, l’ordinario 2020 per i vincitori, i concorsi PNRR, le nomine da GPS 1 fascia sostegno e da ultimo, se restano posti, gli idonei dei concorsi 2020.

Il DL 71/2024 prevede che le assunzioni dai due concorsi PNRR banditi a dicembre vadano avanti sino al 31 dicembre. Pertanto gli Uffici scolastici regionali, anche in assenza di graduatorie pronte entro agosto, dovranno accantonare i posti destinati ai vincitori.

Come si determinano i contingenti regionali

Ogni regione ha a disposizione un numero massimo di assunzioni realizzabili. La suddivisione di quei posti tra le diverse classi di concorso e tipologie di posto è effettuata dagli Uffici Scolastici Regionali, sulla base anche della capienza delle graduatorie utilizzabili.

Quando partiranno i turni di nomina

Gli Uffici scolastici Regionali attivano in autonomia i turni di nomina, pubblicando appositi avvisi che indicato le procedure concorsuali e le graduatorie coinvolte e la tempistica.

Per le graduatorie dei concorsi c’è prima la fase di scelta della provincia, poi quella della scuola.

La procedura è informatizzata, la piattaforma denominata INR è raggiungibile da POLIS con credenziali SPID o CIE.

La mancata compilazione dell’istanza determina l’attribuzione d’ufficio del posto. La mancata indicazione di talune province può determinare rinuncia all’immissione in ruolo, se nel proprio turno di nomina fosse disponibile solo un posto nella provincia omessa dalle preferenze.

I candidati inseriti in più graduatorie possono essere coinvolti in diversi turni di nomina e risultare destinatari anche di più procedure. Ovviamente è bene comunicare tempestivamente l’eventuale rinuncia alle nomine per le quali non si è più interessati.

Nomine da GPS 1 fascia sostegno

Avvengono sui posti che residuano dopo le assegnazioni dei posti da attribuire alle GAE e alle GM dei concorsi, secondo le regole definite nel DM 111 del 6 giugno 2024. Qui la notizia relativa con la descrizione della procedura.

Le nostre osservazioni

Abbiamo innanzi tutto rilevato come la scelta di un contingente di assunzioni ridotto e risicato all’osso non sia affatto condivisibile.

Evidente la beffa ai danni degli idonei dei concorsi ordinari 2020 e ordinari STEM, che potranno avere delle nomine solo in via residuale.

Anche per le GPS 1 fascia sostegno pochi posti a fronte di un mare di cattedre vacanti, la maggior parte delle quali attribuite a supplenza sino al 30 giugno.

Abbiamo rilevato come la scelta di fare le nomine dal concorso PNRR ad anno scolastico avviato danneggerà la continuità didattica e complicherà l’avvio dell’anno scolastico, con l’avvicendamento di più docenti sulle medesime classi.

gravi ritardi con cui partono le procedure mettono gli uffici territoriali, le scuole e i precari in condizioni di difficoltà, per responsabilità, lentezze e norme discutibili tutte da imputare al legislatore.

Un grave vulnus riguarda le abilitazioni dei vincitori del concorso PNRR nei profili ITP: a oggi il ministero non ha definito quale sarà il percorso a cui devono attenersi i vincitori privi dell’abilitazione, con il paradosso per cui mentre un laureato vincitore del concorso deve fare a proprie spese il corso abilitante, per l’ITP ancora non si sa cosa sarà previsto.

Vediamo in sintesi un Ministero in balia di scelte frettolose e breve di una serie programmazione di lungo respiro, a farne le spese i precari e la qualità del sistema di istruzione del nostro Paese. Come FLC CGIL saremo in prima linea nel rivendicare diritti e stabilizzazione dei lavoratori precari e tutela della tenuta costituzionale del sistema di istruzione.