Attribuzione incarichi dirigenziali a.s. 2024/2025. Avviato il confronto nazionale
La FLC CGIL chiede trasparenza sulle sedi disponibili, equità e rispetto del contratto nelle assegnazioni.
Si è svolto ieri 5 giugno, nella sede del Ministero, l’incontro di avvio del confronto nazionale sui criteri di attribuzione degli incarichi dirigenziali per l’a.s. 2024/25.
L’amministrazione ha illustrato la bozza della nota che sarà inviata ai Direttori Generali degli USR, responsabili delle operazioni di conferimento degli incarichi nell’ordine indicato dall’art. 11 del CCNL Area V 2002-2005, come modificato dall’art. 28 del CCNL Area V 2006-2009.
Nel nostro intervento abbiamo sottolineato la necessità di fornire indicazioni chiare, univoche e prescrittive a tutti gli USR, soprattutto nella definizione dei criteri per l’assegnazione ad altro incarico a seguito delle operazioni di dimensionamento, tenuto conto che i criteri di attribuzione degli incarichi dirigenziali sono oggetto di confronto nazionale e non sono derogabili a livello locale.
Per il caso specifico dei dimensionamenti abbiamo chiesto:
- l’applicazione, senza nessuna possibilità di deroghe o “interpretazioni” da parte degli USR, dei criteri previsti dall’art. 9, comma 2, del CCNL Area V 2006-2009 nei casi di individuazione dei dirigenti scolastici da assegnare a nuovo incarico in caso di dimensionamento e, solo a parità di condizioni, il ricorso ai criteri di cui allo stesso art. 9, comma 3;
- la possibilità per tutti i dirigenti scolastici coinvolti nel dimensionamento con altre istituzioni scolastiche prive di titolare di essere assegnati a richiesta alla nuova istituzione scolastica con priorità rispetto ad altri dirigenti non coinvolti nel dimensionamento e mantenere comunque la possibilità di partecipare alle operazioni di mobilità regionale e interregionale;
- il medesimo trattamento per i dirigenti scolastici coinvolti in operazioni definite nelle delibere regionali con i termini di “accorpamento” e “fusione” di due istituzioni scolastiche che confluiscono in una nuova istituzione che le ricomprenda entrambe, trattandosi di situazioni riconducibili alla medesima tipologia;
- applicazione della clausola di salvaguardia della retribuzione in godimento per tutti i dirigenti scolastici assegnati a seguito delle operazioni di dimensionamento ad altra istituzione scolastica di fascia inferiore, nell’impossibilità di individuare altre istituzioni scolastiche di pari fascia.
Relativamente alle operazioni di mobilità interregionale, regolate com’è noto dal dl 71/2024 esclusivamente per le operazioni relative all’a.s. 2024/25, abbiamo rilevato che la norma non va nella direzione richiesta in più occasioni dalla FLC CGIL ovvero di consentire la mobilità sul 100% dei posti vacanti e disponibili. Abbiamo quindi richiesto l’impegno del ministro a verificare:
- la pubblicazione da parte degli USR di tutti i dati relativi al numero delle sedi, con l’indicazione del numero delle sedi vacanti e disponibili, quello delle sedi disponibili ma non vacanti e di quelle eventualmente ricomprese rientranti nella deroga del 2,5%;
- l’unificazione della modulistica e la possibilità per tutti i dirigenti scolastici di presentare richiesta di mobilità interregionale per più regioni, senza alcuna possibilità di veti o indicazioni discrezionali da parte degli USR;
- la possibilità per tutti i dirigenti scolastici, anche se non in scadenza di incarico triennale, di accedere alla mobilità straordinaria, per evitare discriminazioni e penalizzazioni tra i dirigenti scolastici;
- l’assegnazione delle sedi a seguito di mobilità interregionale con i medesimi criteri utilizzati per la mobilità a domanda all’interno della regione, senza alcuna valutazione discrezionale di attitudini o capacità professionali da parte dei DG degli USR, in assenza di procedure di valutazione dei dirigenti scolastici.
L’amministrazione si è riservata di valutare le richieste e riconvocare a stretto giro le parti.
Daremo come sempre a tutti i dirigenti interessati informazione dettagliata sul prosieguo della trattativa.