Ultima modifica: 18 gennaio 2024
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Rinnovo contratto area istruzione e ricerca: aperta all’ARAN la trattativa

Auspicato dalle parti uno svolgimento rapido della sessione contrattuale che affronti le questioni rilevanti dell’area. Richieste dalla FLC CGIL disposizioni specifiche per la risoluzione delle problematiche della dirigenza scolastica.

17/01/2024

Si è svolto in data odierna ,17 gennaio, presso la sede dell’ARAN, l’incontro che ha dato il via alla trattativa per il rinnovo del CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2019/2021, più volte sollecitata dalla FLC, in ultimo con una richiesta unitaria -con CISL Scuola, UIL scuola Rua e SNALS Confsal- ai Ministri Zangrillo e Valditara.

In apertura di incontro il presidente dell’ARAN Naddeo ha sottolineato la tempestività con cui l’Agenzia ha dato seguito alla trasmissione dell’Atto di Indirizzo, auspicando un rapido svolgimento delle trattative con cui si completerà il ciclo dei rinnovi relativi al triennio 2019/2021.

Nel nostro intervento abbiamo espresso soddisfazione per l’apertura del negoziato, pur non nascondendo la preoccupazione per il forte ritardo che ha determinato un notevole spostamento delle trattative rispetto al triennio di riferimento, con ripercussioni negative anche sul rinnovo contrattuale relativo al triennio 2022/2024.

Abbiamo perciò convenuto sulla necessità di una trattativa serrata e produttiva che affronti tutte le questioni già da noi sollevate nella precedente tornata contrattuale e in gran parte sacrificate per consentire di impegnare le specifiche risorse destinate ai dirigenti scolastici entro il triennio di riferimento della trattativa.

Abbiamo a tal fine rinnovato la richiesta di prevedere specifiche disposizioni per la dirigenza scolastica in cui ridefinire, tra l’altro:

  • criteri generali omogenei su tutto il territorio nazionale per l’affidamento degli incarichi dirigenziali
  • tipologie degli incarichi aggiuntivi affidati ai dirigenti scolastici e i relativi compensi
  • istituto della delega di funzioni
  • modalità certe per la fruizione del riposo compensativo previsto dall’art. 15 del CCNL Area V 2002-2005 ancora vigente
  • criteri per la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, attualmente inadeguati a far fronte alle esigenze di rientro nella regione di residenza dei tanti dirigenti scolastici assunti fuori regione, eliminando ogni vincolo e valutando anche la possibilità di prevedere incarichi temporanei per particolari esigenze personali e familiari su posti liberi ma non vacanti
  • regole certe e contrattualizzate per il rientro al ruolo docente, sempre più richiesto dai dirigenti scolastici
  • linee generali in materia di formazione dei dirigenti scolastici, destinando parte delle risorse all’autoformazione e al rimborso delle spese sostenute per la partecipazione ad iniziative autonomamente individuate
  • criteri e competenze per la valutazione dello stress lavoro correlato, tenuto conto dell’acclarato nesso di causalità tra il lavoro dei dirigenti scolastici e il rischio stress
  • codice disciplinare previsto dall’art. 28 del CCNL 2019 con eliminazione dell’automatismo del passaggio alla sanzione di maggiore gravità anche per recidiva nel biennio a infrazioni non gravi
  • riordino del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici e definizione di procedure centrate sulla rilevazione dell’effettivo lavoro del dirigente scolastico e basate su dati oggettivi, in un’ottica di sviluppo professionale del dirigente scolastico.

Relativamente alle altre questioni generali abbiamo auspicato la definizione anche per l’area istruzione e ricerca, così come avvenuto per le aree funzioni centrali e funzioni locali, degli istituti del lavoro agile e del welfare integrativo.

Quanto alla parte economica, oltre a chiedere l’applicazione dei miglioramenti economici sullo stipendio tabellare e sulla retribuzione di posizione parte fissa, già previsti per le altre aree, e a ribadire l’obiettivo della piena equiparazione della dirigenza scolastica alle altre dirigenze di seconda fascia, abbiamo sottolineato l’esigenza di consolidare il Fondo Unico Nazionale dei dirigenti scolastici (FUN), evitando per il futuro situazioni di incapienza che possano mettere al rischio la continuità delle retribuzioni dei dirigenti scolastici.

Il prossimo incontro è stato fissato al 31 gennaio.