Insegnanti con lo sconto
L’ultima trovata di Valditara: piccole agevolazioni per acquisti e spostamenti mentre il Ccnl è scaduto da due anni
Lavoratori e lavoratrici della scuola potranno finalmente unire l’utile al dilettevole. Grazie a una delle agevolazioni graziosamente concordate dal ministro Valditara godranno di uno sconto del 15% per i soggiorni in agriturismo o per l’acquisto di prodotti alimentari locali al fine di consentire, come si legge nella convenzione con la Coldiretti, di promuovere nelle scuole l’educazione alimentare e fornire un valido esempio di un corretto stile di vita. Proprio così: gli insegnanti come “esempi viventi”.
La fantasia politica sembra ormai essersi fermata a questo soltanto: bonus e sconti. Come in un supermercato quando hai la tessera socio. Poco importa poi se gli insegnanti italiani sono tra i meno pagati nei paesi occidentali e se ogni volta il contratto nazionale viene rinnovato con ritardi ingiustificabili. Come si ricorderà lo scorso 12 luglio è stato sottoscritto per la scuola addirittura il contratto 2019-21: stiamo due anni indietro e quello che trapela dalla legge di bilancio circa le risorse disponibili per il rinnovo dei contratti pubblici non lascia certo ben sperare.
Per non parlare dei 200 mila precari solo tra gli insegnanti (su un totale di un milione di addetti) che anche quest’anno, senza alcuna certezza sulla propria stabilizzazione, garantiranno il regolare svolgimento delle lezioni. O dell’autonomia differenziata che – oltre a tutto il resto – con un sistema d’istruzione spezzettato su base regionale potrebbe riportare alle vituperate gabbie salariali. In questa situazione, dunque, il ministro Valditara, con un’apposita lettera rivolta al personale docente, educativo Ata e dirigente di tutte le scuole d’Italia, ha annunciato che “dal 9 ottobre 2023 grazie a una forte sinergia tra istituzioni e mondo produttivo e dei servizi, sono disponibili specifici benefit che consentono una fruizione agevolata di diversi beni e servizi a detto personale. Il nostro commento”.
Caustico il commento della Flc Cgil. “Ci domandiamo se, tra i prossimi benefit, è incluso anche il rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai da due anni e che dovrebbe consentire al personale della scuola di recuperare la perdita del potere d’acquisto cumulata in questo periodo”.
Così, oltre a viaggi e parcheggi in aeroporto, attacca il sindacato, “magari qualcuno potrebbe pagarsi anche l’affitto di casa o le medicine. Potrebbe essere anche questo un modo, e forse ben più efficace dei benefit, per ‘riconoscere l’enorme valore delle funzioni esercitate dal personale del mondo della scuola’”. Il ministro annuncia che a breve il pacchetto sarà ampliato. Per ora l’unica certezza è che la maggior parte degli sconti termineranno il 31 dicembre. Bonus a scadenza, in sostanza. Come il contratto, che per la verità è già scaduto.