Ultima modifica: 11 ottobre 2023
FLCGILPRATO.IT > News > Informativa sul Decreto Caivano con un potenziamento dell’organico dei docenti

Informativa sul Decreto Caivano con un potenziamento dell’organico dei docenti

5 docenti per ciascuna scuola per l’area Caivano. Chiediamo di rendere stabili le misure di rafforzamento degli organici. Necessaria la prosecuzione oltre il 31 dicembre 2023 dei contratti aggiuntivi ATA

11/10/2023

Decrease text size Increase  text size

Presso il Dipartimento per le Risorse Umane del Ministero dell’Istruzione si è svolta l’informativa sulle misure attuative del decreto Caivano relative al potenziamento dell’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano «Agenda Sud» (art. 10 comma 2 del DL 123/23).

Come è noto tale norma stanzia 3.333.000 euro per il 2023 e 10.000.000 euro per il 2024 mediante corrispondente riduzione del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi, di cui alla L.440/1997. Nel limite di spesa sopra indicato, è previsto il conferimento di incarichi di supplenza con decorrenza dal 1° novembre 2023 e fino al 30 giugno 2024.

Il Ministero ha informato che sarà adottato un decreto per la distribuzione delle risorse ai 4 istituti comprensivi di Caivano con un ampliamento di 5 docenti per ciascuna scuola. Successivamente verrà adottato un altro decreto, che sarà oggetto di una successiva informativa, relativo a 15 progetti pilota a cui parteciperanno 90 scuola delle Regioni del Mezzogiorno per un totale di 450 docenti.

Sono inoltre state forniti i seguenti ulteriori dati relativi al DL 123/23

  • Per quanto riguarda l’attivazione di ulteriori incarichi temporanei del personale ATA fino al 31 dicembre 2023 per le regioni del Mezzogiorno e per la quale sono stanziati a 12 milioni di euro (art. 10 comma 1), dal monitoraggio risulta che su 2122 istituzioni scolastiche hanno fatto richiesta di ampliamento 1828 scuoleL’80% ha richiesto una unità in più di collaboratore scolastico, il 20% una unità di assistente amministrativo. Il relativo decreto di ripartizione sarà pubblicato a breve
  • L’incremento di 6 milioni di euro del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (art. 10 comma 5) che sarà oggetto di specifica e separata sessione negoziale della Contrattazione Collettiva Nazionale Integrativa, riguarderà tutte le scuole del Paese caratterizzate da fenomeni di dispersione e/o collocate in aree a forte rischio di abbandono.
Commento

In premessa la FLC CGIL ha evidenziato come gli interventi ipotizzati, evidenziano un approccio episodico, senza alcun respiro strategico alla dispersione scolastica. Le scarse risorse nazionali e l’ampio ricorso ai fondi europei sono la testimonianza di un uso solo propagandistico costruito su uno dei più gravi drammi del nostro Paese. È evidente che ben altre dovrebbero essere le scelte di sistema come ad esempio l’elevamento dell’obbligo scolastico ad almeno 18 anni e l’obbligatorietà della scuola dell’infanzia. Appare peraltro incredibile che gli interventi previsti saranno effettuati su istituzioni che in molti casi saranno oggetto del nefasto intervento sul dimensionamento scolastico.

Nel merito abbiamo innanzitutto segnalato come l’assegnazione delle risorse alle scuole stanziate dal decreto Caivano deve essere accompagnata da una nota esplicativa, da condividere con le organizzazioni sindacali, sulla tempistica e sulle procedure da mettere in atto.

È necessario che i contratti temporanei del personale ATA siano prorogati per tutto l’anno scolastico 2023/24. A tal fine non è più rinviabile un significativo incremento delle dotazioni organiche di tale personale di cui dovrebbe farsi carico il governo a partire dalla prossima legge di bilancio.

Abbiamo ricordato che il PNRR prevede un significativo intervento sul potenziamento del personale docente delle scuole più in difficoltà, ben superiore riaspetto al limitato intervento su 245 scuole di cui al decreto ministeriale 176/23 e di cui non si hanno notizie.

In conclusione abbiamo ribadito con forza la necessità di un incontro specifico ricognitivo di tutte le risorse nazionali ed europee che in qualche maniera intervengono su Agenda sud.