Nuovi Professionali: richiesta di incontro sulla seconda prova scritta per l’esame di Stato 2022/2023
La FLC CGIL chiede chiarezza sulle difficoltà operative per la prima applicazione della riforma che ricadranno sulle commissioni d’esame.
In vista dell’imminente pubblicazione dell’ordinanza ministeriale relativa all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023 e in considerazione del fatto che la riforma dei nuovi Professionali ha imposto un profondo cambiamento delle modalità di formulazione della seconda prova dell’esame di Stato, molte delle istituzioni coinvolte hanno segnalato criticità e difficoltà.
Ricordiamo che la riforma prevista dal D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 61 ed avviata a partire dall’anno scolastico 2018/2019, è giunta quest’anno all’appuntamento con la prova finale del quinquennio e, in considerazione del fatto che in questo segmento di istruzione non si programma per discipline, ma per competenze, le prove dovranno riguardare appunto le competenze in uscita, oltre che i nuclei tematici fondamentali di indirizzo correlati alle stesse.
Le diverse modalità di formulazione della seconda prova dell’esame di Stato dei nuovi Professionali pongono pertanto con urgenza la necessità di un incontro con la direzione generale per gli ordinamenti del Ministero, che abbiamo già richiesto al fine di fare chiarezza sulle difficoltà operative per l’applicazione delle norme.
seconda prova scritta per l’esame di Stato 2022/2023
La FLC CGIL chiede chiarezza sulle difficoltà operative per la prima applicazione della riforma che ricadranno sulle commissioni d’esame.
In vista dell’imminente pubblicazione dell’ordinanza ministeriale relativa all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023 e in considerazione del fatto che la riforma dei nuovi Professionali ha imposto un profondo cambiamento delle modalità di formulazione della seconda prova dell’esame di Stato, molte delle istituzioni coinvolte hanno segnalato criticità e difficoltà.
Ricordiamo che la riforma prevista dal D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 61 ed avviata a partire dall’anno scolastico 2018/2019, è giunta quest’anno all’appuntamento con la prova finale del quinquennio e, in considerazione del fatto che in questo segmento di istruzione non si programma per discipline, ma per competenze, le prove dovranno riguardare appunto le competenze in uscita, oltre che i nuclei tematici fondamentali di indirizzo correlati alle stesse.
Le diverse modalità di formulazione della seconda prova dell’esame di Stato dei nuovi Professionali pongono pertanto con urgenza la necessità di un incontro con la direzione generale per gli ordinamenti del Ministero, che abbiamo già richiesto al fine di fare chiarezza sulle difficoltà operative per l’applicazione delle norme.