Gli stipendi dei lavoratori precari su “organico covid” ingiustamente penalizzati
L’azione, anche sul piano legale, della FLC CGIL per assicurare la regolarità degli stipendi ed evitare le svantaggiose conseguenze fiscali dovute ai ritardi nei pagamenti.
Il personale scolastico assunto su cosiddetto “organico covid” o su supplenza temporanea subisce spesso una duplice penalizzazione: la prima è l’erogazione dello stipendio con mesi di ritardo, la seconda è il trattamento fiscale punitivo riservato agli stipendi maturati per periodi antecedenti la fine dell’anno ma liquidati nell’anno successivo.
In questo secondo caso lo stipendio, erogato con ritardo da parte del MEF che agisce come sostituto d’imposta, viene trattato da un punto di vista fiscale come “emolumento arretrato da lavoro dipendente” e come tale soggetto a tassazione separata con aliquota media anziché ordinaria. Ciò comporta che l’imposta lorda calcolata sullo stipendio “arretrato” non risulta ridotta della detrazione fiscale che invece viene ordinariamente applicata a chi percepisce lo stipendio con tassazione ordinaria. Ne consegue una riduzione dello stipendio netto percepito in ritardo a gennaio rispetto a quello riscosso regolarmente negli altri mesi.
Ciò rappresenta una grave penalizzazione, anche se la tassazione operata dal sostituto d’imposta sugli “arretrati” avviene a titolo provvisorio e l’Agenzia delle entrate entro i tre anni successivi deve provvedere al ricalcolo della tassazione e alla riliquidazione dell’imposta consentendo di recuperare quanto eventualmente spettante in sede di conguaglio fiscale.
Resta il fatto che il trattamento riservato dall’Amministrazione ai lavoratori precari ne aggrava disagio poiché subiscono una riduzione dello stipendio che non è compatibile con una condizione di vita che spesso conta su questa unica fonte di reddito.
Al fine di risolvere questo inaccettabile trattamento riservato ai lavoratori precari, la FLC CGIL è intervenuta ripetutamente sull’Amministrazione perché risolvesse alla radice questo problema e ha da poco inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione in cui denuncia la grave situazione in cui versano i precari della scuola e si chiede che venga assicurata la regolarità nel pagamento degli stipendi ai supplenti.
Purtroppo ad oggi non è pervenuta nessuna risposta né dal MI né dagli altri soggetti (MEF e NoiPa) che avrebbero titolo ad intervenire ma non mostrano alcuna risolutezza per risolvere questo problema.
Come FLC CGIL continueremo ad intervenire e sollecitare le autorità responsabili perchè si definisca quanto prima una soluzione, se necessario anche sul piano normativo qualora servisse a sanare definitivamente questa ingiustizia.
Nel frattempo, le sedi della FLC CGIL sono disponibili ad offrire tutela sindacale e legale ai singoli interessati. Qualora volessero verificare la congruità del trattamento fiscale riservato ai propri stipendi, possono rivolgersi senz’altro alle nostre sedi Caaf Cgil. Qualora, invece, perdurassero i ritardi nei pagamenti degli stipendi, gli interessati possono ricevere presso le nostre sedi l’assistenza legale per la presentazione al giudice competente di un ricorso per decreto ingiuntivo.