Revisione dei profili ATA: riepilogo all’ARAN delle posizioni finora emerse
Nuova riunione di confronto tra una decina di giorni. La FLC chiede formazione, un profilo tecnico nella scuola del primo ciclo, risorse aggiuntive per il riconoscimento di tutte le professionalità.
Il 7 luglio 2020, alle ore 11, è ripreso in videoconferenza all’ARAN il lavoro della Commissione per l’Ordinamento Professionale ATA, come previsto dall’art. 34 del CCNL 2016/2018.
La posizione dell’ARAN
L’ARAN ha fatto un riepilogo delle proprie proposte, illustrate lo scorso 4 dicembre 2019, in ordine ad un nuovo modello semplificato di classificazione dei profili ATA:
- definizione delle declaratorie di area ad oggi mancanti e possibilità di accorpamento per alcune di esse;
- valorizzazione tramite il sistema di incarichi come modalità per il riconoscimento di maggiori responsabilità;
- riattivazione di elementi dinamici come le posizioni economiche/retributive, connesse allo svolgimento di attività che richiedono un maggior grado di responsabilità e qualificazione professionale.
L’obiettivo è quello di arrivare a licenziare, tramite il confronto con i sindacati, un documento -possibilmente condiviso- sulle ipotesi di una revisione dei profili ATA che sarà utile al Ministero per predisporre gli atti di indirizzo ai fini di un eventuale riavvio del tavolo negoziale, dove sarà possibile ridisegnare un nuovo ordinamento professionale ATA.
Durante l’incontro l’ARAN ha anche comunicato ai sindacati i risultati di ulteriori approfondimenti che ha svolto in merito agli alunni con disabilità che, nell’ultimo anno scolastico, ammontano a circa 60.000. Per supportare, da parte del personale ATA, il trattamento assistenziale loro necessario vengono impiegate risorse aggiuntive per circa 100 milioni di euro. Le competenze in capo alla scuola rispetto a questi alunni sono quelle ricondotte a quanto previsto nel sistema di classificazione indicato dal contratto per i Collaboratori scolastici. L’assistenza all’autonomia personale è, invece, demandata agli Enti locali.
La posizione della FLC CGIL
Per la FLC GCIL è stato importante riprendere questo lavoro istruttorio per arrivare auspicabilmente alla sua conclusione entro la fine dell’estate.
Anche se questo non è un tavolo contrattuale, il punto di partenza dovranno essere sempre le risorse che serviranno, in fase di rinnovo, a valorizzare la professionalità del personale ATA.
A conclusione di questi incontri è, perciò, essenziale arrivare a dare un input preciso alla politica sulla necessità di risorse aggiuntive da investire in questo settore.
L’altro punto cardine dell’innovazione dei profili riguarda la formazione in ingresso, dalla quale non si può più prescindere per rafforzare la professionalità di queste figure, poiché il lavoro a scuola, che è molto diverso da quello degli altri uffici pubblici e richiede il continuo coinvolgimento di tutta la comunità educante, ha bisogno di essere sostenuto da competenze specifiche che attualmente non vengono date dall’Amministrazione e dalle quali occorre partire per arrivare ad una evoluzione della professionalità.
La FLC CGIL ha rimarcato ancora una volta la propria contrarietà ad una riduzione delle aree e ad uno spacchettamento dei profili. Le posizioni economiche vanno riattivate fin da subito e consolidate nella retribuzione tabellare al fine di dare anche una valenza giuridica, e non come ora solo economica, all’arricchimento professionale maturato attraverso l’esercizio di responsabilità e compiti aggiuntivi.
Sul tema del reclutamento, gli attuali titoli di studio per l’accesso ai profili vanno bene ma, vista l’evoluzione generale delle competenze lavorative sociali, si pone come ineludibile il problema dell’arricchimento formativo connesso alle competenze informatiche.
Altri due pilastri fondamentali per noi sono:
- l’inserimento di una nuova figura tecnica con competenze informatiche in tutte le scuole del primo ciclo vista l’esigenza di supporto alla didattica digitale e alle nuove tecnologie, anche a distanza;
- il superamento delle attuali norme che impediscono la mobilità professionale tra le aree come sistema di progressione di carriera. Non saremmo in questa situazione di difficoltà con gli Assistenti amministrativi facenti funzione se ci fossero stati regolari concorsi riservati, come previsti dal contratto. C’è un tema del riconoscimento della professionalità di cui il contratto deve farsi carico per tutti.
La revisione e l’innovazione dei profili ATA dovrà essere attualizzata anche alle esigenze che la situazione pandemica ha fatto emergere ancora di più allo scoperto.
La prossima riunione in videoconferenza è prevista tra una decina di giorni.