Legge di Bilancio: il 18 dicembre flash mob davanti al Miur del comparto Istruzione e Ricerca
La legge di bilancio in discussione in Parlamento è lontanissima dal dare risposte a scuola, università, ricerca e Afam in materia di rinnovo del CCNL, precarietà e investimenti. Indetto lo stato di agitazione del comparto e dell’area V.
Nel comunicato di FLC CGIL, Fsur Cisl, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams, l’elenco delle ragioni della mobilitazione.
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Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Al MIUR
Alla Commissione di garanzia sul diritto allo sciopero
Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art 4 dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.
Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca, con l’astensione da ogni attività aggiuntiva di tutto il personale della scuola, docente e ATA (in particolare, per gli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA, sarà consegnata ai rispettivi dirigenti scolastici la rinuncia all’incarico superiore), del personale delle università, degli Enti di ricerca e dell’AFAM, con i seguenti obiettivi rivendicativi:
Rinnovo del CCNL sotto il profilo normativo e retributivo con stanziamento di risorse aggiuntive per:
Settore Scuola
Organici e stabilizzazione precari
Personale ATA
Personale docente
Settore Università e Aziende Ospedaliero-universitarie
Settore AFAM
Settore Ricerca
Su tutte queste tematiche sinteticamente riassunte, nelle more dell’apertura di tavoli di trattativa, relativamente alle tematiche del precariato e dei facenti funzione DSGA si chiede che sia esperito il tentativo di conciliazione con la convocazione dell’apposito organismo costituito con D.M. n.127 del 20 aprile 2000.
Roma, 16 dicembre 2019
FLC CGIL Francesco Sinopoli |
CISL FSUR Maddalena Gissi |
UIL Scuola RUA Giuseppe Turi |
SNALS Confsal Elvira Serafini |
GILDA Unams Rino Di Meglio |
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Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Al MIUR
Alla Commissione di garanzia sul diritto allo sciopero
Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nell’Area Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art 4 dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.
Le scriventi OO.SS proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici Area Istruzione e Ricerca per rivendicare:
1) Rinnovo CCNL area istruzione e ricerca triennio 2019/2021 Finanziamento del Fondo Unico Nazionale dei dirigenti scolastici (FUN)
Il CCNL 2016-2018, già scaduto il 31/12/2018, è stato formalmente disdettato dalle scriventi OO.SS. che ne chiedono il rinnovo e rivendicano la piena equiparazione economica dei dirigenti scolastici alle altre dirigenze dell’area istruzione e ricerca e le risorse necessarie per tutelare gli attuali livelli retributivi dei dirigenti scolastici, le cui retribuzioni subiranno notevoli decurtazioni a causa del taglio di 24 milioni di euro dal FUN a partire dal 2017 e dell’assunzione di oltre 2000 neo dirigenti a partire dal 1° settembre 2019.
2) Applicazione degli istituti contrattuali
A 5 mesi dalla stipula definitiva del CCNL Area Istruzione e ricerca, firmato il 18 luglio 2019, l’Amministrazione non ha ancora attivato gli istituti contrattuali in esso previsti. Si chiede perciò l’immediata apertura dei tavoli di confronto e di contrattazione integrativa su tutte le materie previste dagli artt. 5 e 7 del CCNL.
3) Carichi di lavoro dei dirigenti scolastici
Gli obblighi lavorativi dei dirigenti scolastici sono aumentati in maniera esponenziale negli ultimi anni soprattutto a seguito dei tanti interventi normativi, che pur non direttamente connessi al servizio di istruzione, sono stati scaricati sulle scuole. È necessario che la contrattazione integrativa individui le responsabilità dei dirigenti scolastici esclusivamente rispetto a obblighi e procedure connessi al servizio di istruzione.
Su tutte queste tematiche, sinteticamente riassunte, si richiede l’apertura di tavoli di trattativa; per quanto riguarda le tematiche retributive, l’esperimento del tentativo di conciliazione previsto dalla citata Legge e la convocazione dell’apposito organismo costituito con D.M. n.127 del 20 aprile 2000.
Roma, 16 dicembre 2019
FLC CGIL Francesco Sinopoli |
CISL FSUR Maddalena Gissi |
UIL Scuola RUA Giuseppe Turi |
SNALS Confsal Elvira Serafini |