Ultima modifica: 17 dicembre 2019
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Legge di Bilancio: il 18 dicembre flash mob davanti al Miur del comparto Istruzione e Ricerca

La legge di bilancio in discussione in Parlamento è lontanissima dal dare risposte a scuola, università, ricerca e Afam in materia di rinnovo del CCNL, precarietà e investimenti. Indetto lo stato di agitazione del comparto e dell’area V.

Nel comunicato di FLC CGIL, Fsur Cisl, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams, l’elenco delle ragioni della mobilitazione.

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Loghi unitari

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica

Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Al MIUR

Alla Commissione di garanzia sul diritto allo sciopero

Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art 4 dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca, con l’astensione da ogni attività aggiuntiva di tutto il personale della scuola, docente e ATA (in particolare, per gli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA, sarà consegnata ai rispettivi dirigenti scolastici la rinuncia all’incarico superiore), del personale delle università, degli Enti di ricerca e dell’AFAM, con i seguenti obiettivi rivendicativi:

Rinnovo del CCNL sotto il profilo normativo e retributivo con stanziamento di risorse aggiuntive per:

  • stabilizzare l’elemento perequativo
  • valorizzare tutte le professionalità operanti nel comparto
  • modificare il quadro normativo per rendere il Ccnl lo strumento principale di regolazione del rapporto di lavoro

Settore Scuola

Organici e stabilizzazione precari

  • Superamento della distinzione tra organico di diritto e organico di fatto sia per il personale docente (a partire dalle dotazioni dei posti di sostegno che oggi vedono più di 70.000 posti in deroga) sia per il personale ata.
  • Istituzione in via strutturale e permanente di un sistema delle abilitazioni nella scuola ai fini della stabilizzazione del precariato in favore dei precari con almeno 3 anni di servizio, docenti già di ruolo, dottori di ricerca.

Personale ATA

  • Partecipazione degli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA senza titolo specifico alle procedure riservate per accedere al profilo di DSGA anche al fine di scongiurare le possibili dimissioni di massa dalla carica di DSGA degli attuali facenti funzione, incrementare l’organico, riattivare la mobilità professionale e le posizioni economiche, sostituire gli assenti fin dal primo giorno.

Personale docente

  • Sburocratizzazione del lavoro e semplificazione del lavoro.

Settore Università e Aziende Ospedaliero-universitarie

  • Revisione dell’ordinamento professionale per permettere l’adeguata valorizzazione del personale e una specifica disciplina contrattuale per il personale delle AOU e per gli ex lettori e CEL.
  • Superamento degli attuali limiti imposti dalla legge al fondo risorse decentrate, introducendo meccanismi di garanzia per le progressioni economiche da realizzare per tutti i lavoratori meritevoli entro un arco temporale certo.
  • Incremento finanziamento quota base del FFO anche ai fini della valorizzazione del personale.
  • Avviamento percorsi di stabilizzazione del personale precario e semplificazione delle norme per il reclutamento ordinario.

Settore AFAM

  • Riconoscimento status universitario, revisione figure professionali, ampliamento dotazioni organiche, superamento blocco ventennale dotazioni organiche, stabilizzazione ex musicali pareggiati e stabilizzazione precari, statizzazione ex istituti musicali pareggiati.

Settore Ricerca

  • Incremento del fondo di finanziamento degli Enti.
  • Superamento frammentazione del sistema.
  • Superamento del precariato.
  • Incremento dei fondi del salario accessorio.
  • Valorizzazione del personale e superamento del blocco delle carriere.
  • Garantire agli Enti di ricerca l’autonomia di spesa per il personale e per la programmazione delle assunzioni.
  • Rifiuto della burocratizzazione della Ricerca prevista dal ddl di bilancio relativamente alla Agenzia Nazionale di Ricerca.

Su tutte queste tematiche sinteticamente riassunte, nelle more dell’apertura di tavoli di trattativa, relativamente alle tematiche del precariato e dei facenti funzione DSGA si chiede che sia esperito il tentativo di conciliazione con la convocazione dell’apposito organismo costituito con D.M. n.127 del 20 aprile 2000.

Roma, 16 dicembre 2019

FLC CGIL
Francesco Sinopoli
CISL FSUR
Maddalena Gissi
UIL Scuola RUA
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Elvira Serafini
GILDA Unams
Rino Di Meglio

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Loghi unitari

 Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica

Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Al MIUR

Alla Commissione di garanzia sul diritto allo sciopero

Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nell’Area Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art 4 dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

Le scriventi OO.SS proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici Area Istruzione e Ricerca per rivendicare:

1) Rinnovo CCNL area istruzione e ricerca triennio 2019/2021 Finanziamento del Fondo Unico Nazionale dei dirigenti scolastici (FUN)

Il CCNL 2016-2018, già scaduto il 31/12/2018, è stato formalmente disdettato dalle scriventi OO.SS. che ne chiedono il rinnovo e rivendicano la piena equiparazione economica dei dirigenti scolastici alle altre dirigenze dell’area istruzione e ricerca e le risorse necessarie per tutelare gli attuali livelli retributivi dei dirigenti scolastici, le cui retribuzioni subiranno notevoli decurtazioni a causa del taglio di 24 milioni di euro dal FUN a partire dal 2017 e dell’assunzione di oltre 2000 neo dirigenti a partire dal 1° settembre 2019.

2) Applicazione degli istituti contrattuali

A 5 mesi dalla stipula definitiva del CCNL Area Istruzione e ricerca, firmato il 18 luglio 2019, l’Amministrazione non ha ancora attivato gli istituti contrattuali in esso previsti. Si chiede perciò l’immediata apertura dei tavoli di confronto e di contrattazione integrativa su tutte le materie previste dagli artt. 5 e 7 del CCNL.

3) Carichi di lavoro dei dirigenti scolastici

Gli obblighi lavorativi dei dirigenti scolastici sono aumentati in maniera esponenziale negli ultimi anni soprattutto a seguito dei tanti interventi normativi, che pur non direttamente connessi al servizio di istruzione, sono stati scaricati sulle scuole. È necessario che la contrattazione integrativa individui le responsabilità dei dirigenti scolastici esclusivamente rispetto a obblighi e procedure connessi al servizio di istruzione.

Su tutte queste tematiche, sinteticamente riassunte, si richiede l’apertura di tavoli di trattativa; per quanto riguarda le tematiche retributive, l’esperimento del tentativo di conciliazione previsto dalla citata Legge e la convocazione dell’apposito organismo costituito con D.M. n.127 del 20 aprile 2000.

Roma, 16 dicembre 2019

FLC CGIL
Francesco Sinopoli
CISL FSUR
Maddalena Gissi
UIL Scuola RUA
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Elvira Serafini