Concorso dirigenti scolastici: imminente la pubblicazione dei risultati della prova scritta
Si è svolto, giovedì 21 marzo, al MIUR l’incontro di informativa sul concorso per dirigente scolastico richiesto congiuntamente da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA per conoscere lo stato della procedura e dell’attività delle 38 sottocommissioni, da due mesi al lavoro nelle diverse sedi regionali per la correzione delle prove scritte dei 9.376 candidati che hanno superato la prova preselettiva.
Scioglimento dell’anonimato e pubblicazione risultati
Come già ampiamente anticipato dalle indiscrezioni trapelate sul web, l’Amministrazione ha confermato alle OO.SS. presenti all’incontro che nei giorni 25 e 26 marzo al MIUR le commissioni provvederanno allo scioglimento dell’anonimato.
Tale operazione sarà effettuata attraverso l’abbinamento delle buste contenenti nominativi dei candidati e codici della prova, conservate al MIUR, con i punteggi attribuiti alle 247 prove con codice criptato assegnate casualmente a ciascuna sottocommissione.
Abbinamento casuale alle sottocommissioni e assenza di riferimenti al codice degli elaborati hanno garantito secondo il MIUR l’assoluto anonimato delle operazioni di correzione, rendendo immodificabili i risultati delle prove.
Terminate le operazioni di abbinamento, entro la fine del mese di marzo è prevista la pubblicazione del decreto contenente i nominativi dei candidati ammessi alla prova orale.
Attraverso la piattaforma POLIS presente sul sito web del MIUR ciascun partecipante, utilizzando il proprio codice di accesso, potrà visionare il proprio elaborato, la griglia di valutazione e il verbale delle operazioni relative alla correzione, senza bisogno di formulare alcuna richiesta di accesso
Svolgimento prova orale
Entro l’inizio del mese di aprile l’amministrazione provvederà ad integrare le sottocommissioni con gli esperti di lingua straniera e informatica che si aggiungeranno ai membri già insediati per la correzione delle prove scritte.
L’abbinamento dei candidati alle sottocommissioni verrà effettuato seguendo l’ordine alfabetico dei candidati ammessi, a partire dalla lettera A. Sarà perciò reso noto l’elenco dei candidati abbinati a ciascuna sottocommissione e il calendario dei colloqui che, come noto, avranno inizio dal primo candidato di ciascun elenco con cognome iniziante con la lettera M.
I colloqui si svolgeranno nelle sedi regionali in cui le commissioni sono insediate e nelle quali confluiranno i candidati delle diverse regioni abbinati casualmente a quelle commissioni.
Pubblicazione della graduatoria di merito
Secondo l’Amministrazione, la tempistica illustrata consentirà la conclusione dei colloqui entro la metà del mese di giugno e prima dell’inizio degli esami di stato.
La pubblicazione della graduatoria di merito, successiva alla valutazione dei titoli dei candidati che avranno superato la prova orale, è prevista per la fine del mese di giugno, in modo da consentire ai candidati collocati in posizione utile rispetto ai posti autorizzati dal MEF di assumere l’incarico dirigenziale dal 1° settembre 2019.
La posizione della FLC CGIL
Come FLC CGIL abbiamo rappresentato le nostre perplessità sulla scelta dell’Amministrazione di decentrare lo svolgimento dei colloqui nelle sedi regionali anziché far confluire tutte le sottocommissioni in un’unica sede nazionale.
Tale scelta, pur giustificata dall’oggettiva difficoltà di garantire la piena operatività delle sottocommissioni in assenza di esonero dal servizio e dalla necessità di velocizzare la procedura, non assicura il necessario coordinamento tra le diverse sottocommissioni e, non garantendo l’omogeneità dei comportamenti, rischia di compromettere l’equità della procedura.
Abbiamo inoltre espresso la nostra preoccupazione per le continue indiscrezioni che sono trapelate dalle sottocommissioni riguardo alla presunta scarsa qualità degli elaborati, alle percentuali degli ammessi o, in ultimo, riguardo all’indebita diffusione di atti interni, come la nota a firma della dott.ssa Palumbo con la quale si comunicavano alle sottocommissioni le date delle operazioni di scioglimento dell’anonimato.
Tali comportamenti diffondono tra i candidati comprensibili dubbi sulla correttezza delle operazioni in corso, determinando una lesione dell’immagine dell’Amministrazione che, a nostro avviso, deve contrastarli per assicurare regolarità, trasparenza ed equità a tutte le fasi della procedura concorsuale e pari opportunità per tutti i candidati.