Esami di Stato: previste simulazioni nazionali delle prove d’esame
Per la prima volta è il MIUR a fissare la data per la simulazione della seconda prova, che avrà carattere nazionale. In precedenza, infatti, sono sempre state le scuole, nella loro autonomia, ad organizzare ogni anno le simulazioni delle prove d’esame.
Le simulazioni nazionali riguarderanno la prima e la seconda prova scritta e si svolgeranno:
- Il 19 febbraio e il 26 marzo per la prima prova scritta
- Il 28 febbraio e 2 aprile per la seconda prova scritta
I dettagli organizzativi verranno forniti attraverso un’apposita circolare.
Ricordiamo che il 14 dicembre 2018, il MIUR ha pubblicato alcuni esempi di traccia per la prima prova scritta, con riferimento alle quattro tipologie:
- Tipologia A Analisi e interpretazione di un testo letterario
- Tipologia B Analisi e produzione di un testo argomentativo
- Tipologia B 2° esempio Analisi e produzione di un testo argomentativo
- Tipologia C Riflessione critica di carattere espositivo – argomentativo su tematiche di attualità
Ma, come abbiamo già segnalato, la novità più rilevante riguarda le griglie nazionali di valutazione, elaborate a cura del Ministero e, quindi, non più a cura dalla Commissione d’Esame, come avveniva in precedenza.
Un fatto nuovo, che va a modificare, per altri aspetti, il così detto Documento del 15 maggio, il documento elaborato dal Consiglio di Classe, al quale (di norma, ma ricordiamo che non esiste un format nazionale per la stesura del documento) venivano allegate anche le griglie di valutazione con cui gli studenti avevano già familiarità, perché utilizzate dai docenti per la valutazione delle verifiche.
Le griglie nazionali faranno assomigliare l’esame di Stato sempre più ad una procedura selettiva di tipo concorsuale, che tende ad essere indipendente dal percorso didattico dello studente. E come per le Commissioni dei concorsi a cui partecipa il personale della scuola, continua a non essere affrontato il problema della retribuzione dei docenti e dei dirigenti scolastici impegnati nelle Commissioni d’esame.
Per gli esami di Stato i Commissari ricevono compensi fissati con decreto nel lontano maggio 2007, nonostante si tratti di materia di competenza della contrattazione nazionale, come peraltro ricorda la premessa al decreto stesso. Insomma, sembra che le professionalità della scuola siano veramente l’ultima preoccupazione del Ministro.