Il Regolamento di contabilità delle scuole non può modificare la legge sull’edilizia scolastica
All’indomani dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche, la Struttura di Comparto dei dirigenti scolastici della FLC CGIL denuncia in un ordine del giorno i rischi connessi alle nuove disposizioni sulla manutenzione degli edifici.
Non è scaricando la manutenzione sulle scuole che si potranno risolvere i problemi del degrado del patrimonio edilizio italiano.
Odg Struttura di Comparto sulle responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di sicurezza
La Struttura di Comparto Nazionale dei Dirigenti scolastici, riunita a Firenze il 21 novembre 2018, denuncia l’inaccettabile aggravio di responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di sicurezza degli edifici contenuto nel nuovo Regolamento Contabile delle istituzioni scolastiche, Decreto Interministeriale 28 agosto 2018, n. 129, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 16 novembre 2018.
Da anni il tema della sicurezza degli edifici scolastici è oggetto di attenzione e dibattito a causa dell’intreccio di competenze che il DLgs 81/08 prevede per la manutenzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Da anni i dirigenti scolastici chiedono modifiche al Testo Unico sulla sicurezza nella direzione di una maggiore chiarezza nella definizione degli ambiti di responsabilità dell’ente locale e dei dirigenti scolastici in materia di sicurezza degli edifici.
La SdC dei dirigenti scolastici della FLC CGIL ritiene che la formulazione dell’articolo 39 del Nuovo Regolamento contabile delle istituzioni scolastiche D.I. 129/18 costituisca un pericoloso passo indietro in questa direzione di maggiore chiarezza, prevedendo fattispecie, non presenti nella legge 23/96, che, con l’apparente intenzione di semplificazione degli adempimenti, scaricano sulle scuole e sui dirigenti scolastici ulteriori responsabilità e oneri.
L’articolo 39 del decreto, sulla manutenzione degli edifici scolastici, non si limita infatti a dettare istruzioni contabili ai casi in cui la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici è delegata, su loro richiesta, alle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, della legge 23/96, ma aggiunge a carico delle istituzioni scolastiche e dei dirigenti ulteriori oneri non previsti dalla norma primaria sull’edilizia scolastica.
In particolare, il comma 2 dell’articolo 39 prevede che, anche al di fuori della delega a provvedere alla manutenzione, le scuole possano procedere all’affidamento di interventi indifferibili e urgenti di piccola manutenzione e riparazione anticipando i fondi necessari all’esecuzione dei lavori, dandone immediata comunicazione all’ente locale competente, ai fini del rimborso.
Il successivo comma 3 prevede inoltre che le scuole debbano provvedere, direttamente e con fondi propri, ai lavori di manutenzione di immobili acquistati con propri fondi o oggetto di eredità, legati e donazioni.
Il comma 4, infine, prevede che in tutti casi le scuole possano intervenire con fondi propri, d’intesa con il proprietario, ad effettuare lavori di manutenzione straordinaria degli edifici e delle loro pertinenze.
La struttura di comparto dei dirigenti scolastici della FLC CGIL considera sbagliato e illegittimo il trasferimento alle scuole e ai dirigenti scolastici delle responsabilità e degli adempimenti che la legge 23/96 non ha previsto, ritiene che il Regolamento Contabile delle istituzioni scolastiche debba limitarsi a regolare solo ed esclusivamente i casi in cui tra l’ente locale e l’istituzione scolastica sia intervenuta, su richiesta di quest’ultima, una delega a effettuare direttamente la manutenzione ordinaria delle scuole.
In tutti gli altri casi l’obbligo di manutenzione deve rimanere in capo all’Ente Locale.
La SdC chiede pertanto che l’entrata in vigore del nuovo regolamento sia rinviata di un anno per creare le condizioni, oggi inesistenti, di una proficua applicazione delle nuove regole contabili e per consentire di apportare le necessarie modifiche, fra le quali quella sulla manutenzione è certamente una delle più importanti, tenuto conto dello stato di progressivo decadimento delle strutture scolastiche a cui è necessario porre immediatamente rimedio.